Pugno duro dell’amministrazione sul fenomeno del degrado e dello spaccio in alcune piazze di Bari. In seguito al sopralluogo della task force effettuato negli scorsi giorni in piazza Moro e piazza Umberto, il Comune ha infatti deciso di intervenire con un’ordinanza al fine di garantire maggiore sicurezza partendo da alcune misure specifiche. In particolare, sulla base della richiesta avanzata dal Comitato dell’Ordine e della Sicurezza con riferimento alla necessità di adottare un provvedimento che vieti la vendita di bevande in contenitori di vetro nelle aree di piazza Moro, piazza Umberto e zone limitrofe, e al termine dell’attività istruttoria condotta dalla Polizia locale in collaborazione con i diversi uffici dell’amministrazione comunale, che ha evidenziato una serie di criticità circa le condizioni di degrado fisico e sociale in cui versa l’area, il sindaco Vito Leccese ha firmato un’ordinanza a tutela della sicurezza urbana.
Dagli esiti dell’istruttoria emerge infatti come nelle aree individuate sia diffuso in modo incontrollato il consumo di alcol, circostanza pericolosa tanto per le persone affette da alcolismo quanto per la percezione di sicurezza di quanti percorrano la piazza e le aree limitrofe, e di droghe pesanti, come confermano recenti episodi di cronaca. In questa situazione la possibilità di acquistare bevande acoliche in contenitori di vetro rappresenta un fattore di rischio, considerato che soggetti in condizione di alterazione da sostanze possono utilizzare il vetro come arma di fortuna e rendersi protagonisti di minacce o atti violenti nei confronti dei frequentatori degli stessi luoghi. Contestualmente l’amministrazione ha ravvisato la necessità di rafforzare i servizi di supporto alle persone in condizioni di fragilità che spesso trascorrono gran parte del tempo in queste aree, disponendo la presenza degli operatori dell’Unità di strada comunali con un servizio aggiuntivo di sostegno psico-sociale per quanti dovessero averne bisogno.
“Questo provvedimento si inserisce in una serie di attività che l’amministrazione ha avviato per dare un chiaro segnale di attenzione alle tante sollecitazioni pervenute sia dai residenti sia dagli operatori di Polizia che nelle nostre piazze svolgono quotidianamente il loro lavoro – commenta Vito Leccese – Come ho sempre detto, per affrontare situazioni complesse come quelle che vivono tutte le città italiane a ridosso di luoghi sensibili quali le stazioni ferroviarie, c’è bisogno di un lavoro di squadra con il coinvolgimento di tutte le istituzini che hanno competenze in materia di sicurezza. Per quanto mi riguarda l’amministrazione è pronta a dare il suo contributo e da qualche settimana, con la task force piazza anti degrado in cui siedono i responsabili dei diversi settori comunali e delle aziende municipali, abbiamo cominciato a definire le azioni che possono andare nella direzione di un maggior presidio fisico e sociale delle aree attenzionate dal provvedimento. Sarà fondamentale garantire allo stesso tempo la presenza degli operatori del welfare che potranno offrire sostegno e servizi a quanti ne avranno bisogno. Ma allo stesso tempo crediamo che sia giusto provare a contrastare gli episodi di violenza e degrado che si verificano frequentemente in quelle zone anche a causa di un consumo crescente di droga e alcol”.
Nel dettaglio il provvedimento, in vigore da oggi fino al 30 settembre 2024, dispone i seguenti divieti:
a. per gli esercenti attività commerciali e i pubblici esercizi ubicati sulle seguenti vie: piazza Moro, corso Italia (da piazza Moro a via Suppa), via Niccolò dell’Arca (da via Caduti di Via Fani/piazza Moro a via Davanzati), via Davanzati (da piazza Umberto a via Melo), via De Cesare, via Sparano – nel tratto di strada compreso tra piazza Moro e piazza Umberto -, e la stessa piazza Umberto comprese le strade e le attività commerciali perimetrali alla piazza, dalle ore 20 alle ore 07, di vendere e/o somministrare per asporto bevande in bottiglie e/o in contenitori di vetro;
b. per chiunque, nelle medesime vie di cui al precedente punto, di consumare bevande alcoliche nell’arco delle 24 ore al di fuori dei pubblici esercizi e delle attività di somministrazione di alimenti e bevande con consumo sul posto e nelle loro pertinenze già autorizzate per l’occupazione del suolo pubblico.
c. per chiunque, nelle medesime vie indicate al punto a), di indebita occupazione del suolo pubblico e degli arredi urbani;
d. per chiunque, di accatastare indumenti, coperte, cartoni, anche avvalendosi di strutture per il trasporto degli stessi (ad. esempio carrelli del tipo in uso presso supermercati o altro simile per funzione) nelle aree di cui al punto a).
L’inosservanza delle previsioni di cui alla lettera a), fatta salva l’applicazione di ulteriori sanzioni in caso di concorso di violazioni, è punita con la sanzione prevista dall’art. 650 del Codice penale. A carico dei trasgressori esercenti l’attività commerciale, l’autorità amministrativa potrà applicare la sanzione della sospensione dell’attività da 3 a 15 giorni consecutivi, secondo i criteri di cui all’art.11 della Legge n.689/81.
L’inosservanza dei precetti di cui ai punti da b) a d) è punita, a meno di rilevanze penali o concorrenti violazioni di natura amministrativa, previste da altre Leggi e Regolamenti, con la sanzione amministrativa pecuniaria determinata tra 25 e 500 euro.
L’ordinanza inoltre, vieta a chiunque, fatto salvo quanto previsto dalla vigente normativa a tutela delle aree interne delle infrastrutture, fisse e mobili, ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, e delle relative pertinenze, di porre in essere condotte che impediscono l’accessibilità e la fruizione delle infrastrutture ferroviarie, di trasporto pubblico e delle relative pertinenze insistenti e ricomprese nell’area di cui al punto a), prevedendo a carico dei trasgressori la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 100 a 300 euro. Contestualmente all’accertamento della condotta illecita, al trasgressore viene ordinato l’allontanamento dal luogo in cui è stato commesso il fatto.
Quale misura complementare al dispositivo, l’ordinanza formula contestualmente una direttiva ai diversi uffici dell’amministrazione comunale con l’obiettivo di:
• potenziare i servizi di welfare comunale con particolare riferimento alle azioni di assistenza primaria a favore di individui in condizioni di disagio, grave difficoltà o emergenza sociale prevedendo 2 aree di stazionamento delle Unità di Strada nei pressi dell’ex infopoint cittadino in piazza Moro e dell’edificio denominato “Goccia del Latte” in piazza Umberto nei giorni e negli orari che saranno determinati dalla direzione della ripartizione Servizi alla persona;
• intervenire sulla vegetazione arborea presente in piazza Moro e nella altre vie indicate al punto a) del dispositivo (con eccezione di piazza Umberto che sarà interessata da un successivo e complessivo intervento manutentivo generale) al fine di ridurre l’altezza delle bordature in siepi delle aiuole o di altri elementi a verde e di compiere gli ulteriori interventi necessari per limitare la frammentazione visiva e la discontinuità spaziale che possano costituire occasione per l’occultamento o pregiudizio per le attività di controllo da parte dei competenti organi di Polizia;
• provvedere alla eliminazione/sostituzione (o altro intervento ritenuto idoneo dai competenti organi tecnici) di cordoli ammalorati di aiuole e manufatti similari.
• prevedere le aree di stazionamento delle Unità di Strada (Pronto Intervento sociale di sostegno alle persone disagiate) in piazza Moro, nei pressi dell’ex infopoint e in piazza Umberto, civico 35 (di fronte al civ. 35 della Piazza Umberto, lato intersezione con la via Davanzati), predisponendo la necessaria segnaletica stradale conforme al Codice della Strada;
• provvedere giornalmente nelle aree indicate nel punto a), con riferimento ai servizi specifici di AMIU PUGLIA s.p.a., alla rimozione di quanto risulti abbandonato nelle aree pubbliche (giacigli di cartone, bottiglie e lattine vuote, rifiuti in genere, cartacce, ecc.);
• provvedere alla eliminazione, qualora non più in uso, o ripristino, di cassette, armadietti o strutture similari (tipo vecchie centraline telefoniche) previste per servizi pubblici.