“Nella passata legislatura, era il 2017, in modo trasversale approvammo all’unanimità una legge che dà alle donne malate di tumore un rimborso per la parrucca, fino ad un massimo di 300 euro e dopo aver presentato regolare fattura. Ma, in questi giorni sto ricevendo numerose segnalazioni da pazienti che stanno riscontrando problemi nell’acquisto”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia, Renato Perrini.
“Non vengono date giuste informazioni sui materiali e sulle tecniche di lavorazione delle parrucche adatte ai pazienti oncologici – continua la nota sulla possibilità e sulle modalità di rimborso ASL, esercenti che vendono parrucche senza specifiche competenze e relativi permessi legali, che inevitabilmente portano a ‘consigli’ fuorvianti e talvolta pericolosi per le pazienti o che, privi di etica professionale e norme morali, irretiscono i pazienti vendendo a prezzi esosi parrucche sintetiche e non conformi spacciandole per parrucche in capelli veri, oppure esercenti che scoraggiano il paziente comunicando una presunta inesistenza del rimborso ASL nella Regione Puglia, di fatto spingendoli ad acquistare pagando in contanti e senza l’emissione di scontrino fiscale e/o fattura, rendendo impossibile al paziente accedere a qualsiasi forma di rimborso o sussidio messo a disposizione dalla Regione”.
“Tali criticità rendono ancor più tedioso il percorso che un malato oncologico deve affrontare, dal momento in cui riceve la diagnosi fino alla guarigione, occorre quindi intervenire direttamente per offrire un supporto completo a chiunque ne abbia bisogno, creando una vera e propria rete che possa aiutare i pazienti in tutto ci? che serve per affrontare al meglio il decorso della malattia, senza arrecare ulteriore stress fisico e psicologico. Per tale motivo ho chiesto di avviare con urgenza un tavolo di confronto al fine di trovare soluzioni tangibili”, conclude.