“In soli 8 giorni l’invaso di Occhito, a servizio dei nostri territori, ha visto ridursi i propri volumi di oltre 15 milioni di metri cubi. A seguito delle visite degli ispettori regionali, su nostra segnalazione Confagricoltura Puglia ha chiesto alla Regione Puglia di dichiarare lo stato di calamità”. Lo evidenzia Confagricoltura Bari-Bat in una nota. “L’acqua – si aggiunge – ormai è razionata e i campi rischiano di restare a secco: a contribuire alle situazione, le alte temperature che stanno costringendo i comuni a centellinare le forniture idriche. Le nostre aziende agricole stanno continuano a lavorare garantendo le forniture ai mercati. ma questa situazione sta mettendo in ginocchio gli agricoltori che noi rappresentiamo e per i quali va garantito il diritto al lavoro e la possibilità di produrre beni primari per la comunità. I pozzi ormai pescano poco e male”. “I danni – osservano da Confagricoltura Bari-Bat – potrebbero ripercuotersi sulle imprese già in crisi che in quest’anno hanno avuto difficoltà con le coltivazioni, come ad esempio quelle della filiera del grano duro dell’alta Murgia, per le quali nonostante la qualità del prodotto sia stata preservata, la quantità è stata drasticamente ridotta, meno di 20 ql/ettari, a fronte di un prezzo clamorosamente iniquo”.
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