“L’agguato in via Sbano in cui è rimasto vittima Giacomo Mongiello ha riacceso l’allarme sulla deriva violenta e distorta che va ovunque adeguatamente considerata, contrastata e debellata”. Così la sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, sulla morte del 45enne avvenuta due
giorni dopo il ferimento a fucilate avvenuto a Foggia.
“La ‘squadra Stato’ è tuttavia presente – aggiunge – in costante contatto e condivisione, dalle forze dell’ordine alla magistratura inquirente e giudicante, composta da uomini e donne encomiabili per efficienza, professionalità, motivazioni, spirito di sacrificio e rispetto delle Istituzioni. Confido quindi nel loro operato per fare luce sul delitto che ha macchiato di sangue una strada della nostra città, ribadendo che da parte dell’amministrazione comunale l’attenzione per la sicurezza e la legalità è prioritaria, e non ammette cali di tensione e sottovalutazioni di sorta”. “Esprimiamo tutta la nostra vicinanza ai familiari della vittima”, ha concluso la prima cittadina.
L’uomo è morto nel corso della notte nell’ospedale di Foggia l’uomo di 45 anni ferito da una fucilata due sere fa nel capoluogo dauno. In ospedale l’uomo era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.
Il 45enne – stando a quanto ricostruito dagli investigatori – era in compagnia di alcuni amici quando un uomo in sella ad una bici gli si è avvicinato e ha fatto fuoco con un fucile, colpendolo ad un braccio e in altre parti del corpo. Le indagini sull’accaduto sono condotte dalla squadra mobile.