Salve le ostriche pugliesi, pronte a sfidare anche ‘le francesi’ per le qualità organolettiche ed il sapore, grazie ad un piccolo ed emergenziale intervento di dragaggio nel porto canale di Varano, che sta garantendo la sopravvivenza del delicato mitile, dopo la moria di migliaia di esemplari negli anni precedenti a causa dell’asfissia provocata dall’acqua calda e stagnante. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in relazione all’approvazione della delibera di Giunta regionale che ha stanziato 10 milioni di euro per la “Pulizia dei fondali marini costieri ad alto uso” e per la realizzazione degli interventi urgenti sull’ecosistema delle Lagune di Lesina e Varano atti a contrastare l’insorgere e l’aggravarsi di situazioni di emergenza ambientale. “É la dimostrazione di quanto sia importante la manutenzione ordinaria dei canali per la sopravvivenza di mitili e pesci, ma che sono anche indispensabili interventi strategici per garantire un futuro imprenditoriale agli allevamenti con gli imprenditori che hanno bisogno di certezze per investire”, sottolinea Mario de Matteo, presidente di Coldiretti Foggia.
Nella laguna di Lesina l’assenza di piogge e le alte temperature delle acque hanno causato negli anni scorsi la moria dei pesci, mentre nella laguna di Varano la salinità eccessiva ha inibito la fotosintesi ed il metabolismo delle ostriche – aggiunge Coldiretti Impresa Pesca Puglia – oltre ad una una scarsità di nutrimento che ne inibiva l’accrescimento, portando all’anossia delle ostriche. La situazione è stata aggravata – aggiunge Coldiretti Puglia – dalla mancata manutenzione dei canali ostruiti che causavano la mancata circolazione delle acque e la conseguente stagnazione con la proliferazione di alghe a temperature tra i 18 e i 22 gradi. “Plauso al Sindaco di Ischitella e a tutto il coordinamento dei sindaci del comprensorio che assieme all’Ente Parco hanno fatto pressing per ottenere un risultato che avrà effetti positivi nel tempo, considerato che i lavori ordinari ma anche quelli di programmazione e prospettiva risultano vitali per garantire la sopravvivenza dell’ecosistema marino e quindi delle nostre aziende”, aggiunge Armando Tandoi che alleva la prelibata e ormai famosa ostrica di San Michele.
Con il cambiamento della distribuzione nella pioggia dal punto di vista geografico e temporale e la mancata programmazione nella gestione delle opere, è a rischio un intero settore che – spiega Coldiretti regionale – ogni anno porta sulle tavole degli italiani oltre 20mila tonnellate di molluschi fra cozze e ostriche allevate in Puglia, ma anche dei pesci. Una crisi quella del settore ittico e della mitilicoltura che si trascina da 30 anni – rileva Coldiretti Puglia – in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni. La produzione ittica derivante dall’attività della pesca è da anni in calo e quella dell’acquacoltura resta stabile, non riuscendo a compensare i vuoti di mercato creati dell’attività tradizionale di cattura. Una rinascita che passa per il mercato e sulla quale Coldiretti sta cercando di impegnarsi a fondo, facendo partire iniziative nei Mercati di Campagna Amica che hanno come obiettivo la vendita diretta, la semplificazione e la tracciabilità.