A Bari i taxi sono pochi. Quasi merce rara e il sistema è del tutto inefficiente. Hanno fatto notizia le lunghe fila di turisti in fila all’aeroporto di Bari cosi come gli episodi estremi, e non rari, di turisti esasperati o meglio disperati che si avventurano la notte a piedi per raggiungere dal Karol Wojtyla le strutture ricettive. Ieri mattina alla stazione si faceva fatica ad intravedere una ‘auto bianca’
L’emergenza si fa sempre più insostenibile. Ma da tempo ormai. E quando alcuni turisti descrivono la situazione taxi in città non ci girano intorno: “Il servizio è pessimo”, dice infatti lapidaria, sulla piattaforma Paytourist, una turista che ha visitato Bari solo quattro giorni fa. Le fa eco un’altra visitatrice che sentenzia: “Vi potrebbero essere più auto in giro”. Ma non è tutto. Alcuni raccontano, sempre sfogandosi nelle recensioni, di “una poco chiara comunicazione delle tariffe”.
La disapprovazione nei confronti del servizio è quindi manifesta: “I turisti – dice sdegnata l’autrice della recensione – non sono polli da spennare”. Quello dei taxi è un servizio che costituisce un’alternativa necessaria ai mezzi di trasporto pubblici e privati ma che , però, specie nell’ultimo periodo, è sempre più difficile trovarne di disponibili. Sempre meno taxi, sempre meno mezzi a disposizione dei cittadini e turisti, che restano affollati alle uscite dell’aeroporto e stazione centrale.
Vari sono i tentativi del Comune per rendere più efficiente il sistema e incrementare i mezzi a disposizione dei turisti. Una decina di giorni fa a Palazzo di Città il sindaco Vito Leccese ha incontrato una delegazione dei principali esponenti delle cooperative di tassisti a Bari per trovare un accordo da applicare in tempi brevi.
Quella dei taxi è una situazione, però, che potrebbe migliorare. Anche grazie alla sperimentazione della ‘doppia guida’. Il provvedimento che autorizza la turnazione permette ai titolari di licenze taxi di avvalersi di sostituti alla guida, in modo da ampliare le fasce orario di svolgimento del servizio. La sperimentazione della ‘doppia guida’ del servizio taxi, è partita lunedì 1° aprile e terminerà il 31 dicembre 2024. Questo meccanismo consente a due conducenti professionali, in possesso del certificato di abilitazione professionale, di condurre lo stesso taxi in due turni differenti della stessa giornata, e ha di fatto aumentato l’offerta di taxi a parità di vetture in circolazione. Nella prima fase di sperimentazione il turno della doppia guida viene effettuato in orario serale e notturno e nei luoghi dove la richiesta di taxi gli scorsi anni è stata maggiore.
Nel frattempo, nella giornata di ieri, il Comune ha cercato di correre ai ripari evidenziando in una nota che “viste le perduranti criticità relative all’offerta del servizio taxi, specie in aeroporto dopo le ore 24, data anche la ripetuta circostanza di voli che atterrano in ritardo” ci saranno ulteriori modifiche ai provvedimenti adottati in relazione all’apertura del servizio della doppia guida. È quanto previsto da una determina pubblicata dalla ripartizione per lo Sviluppo economico.
“Al fine di assicurare un livello di offerta del servizio adeguato a soddisfare l’esigenza di mobilità degli utenti, soprattutto in alcuni luoghi e ore della giornata rivelatisi più critici – si legge in una nota – la determina dispone fino al 30 settembre prossimo, in via del tutto eccezionale e straordinaria, la possibilità di apertura, per le 18 auto fisse in servizio antimeridiano, di un secondo turno serale dalle ore 20.00 alle 03.00 (con il limite massimo di 10 ore giornaliere) esclusivamente presso l’aeroporto e la stazione centrale. Inoltre la determina prevede la possibilità, in forma sperimentale, fino al 31 dicembre 2024 (prorogabile per un altro anno), di ampliamento del turno della “doppia guida” dalle ore 17.00 alle 03.00 anziché a partire dalle ore 20”.