Il Policlinico di Bari ha i nuovi direttori delle unità operative complesse. Si sono chiuse in questi giorni infatti le procedure di concorso della scuola di medicina per dodici direttori di unità operative complesse al Policlinico di Bari e l’azienda sta procedendo con le delibere di nomina. Sono il Prof. Vito Marco Ranieri per Anestesia e Rianimazione I; la professoressa Angela Pezzolla alla Chirurgia generale ‘Marinaccio’; il prof. Giuseppe Solarino per Ortopedia e Traumatologia, il prof. Antonio Moschetta, alla Medicina Interna “Frugoni”; la prof. Annalisa Saracino alle Malattie infettive; il prof. Tomaso Bottio per la Cardiochirurgia; la professoressa Angela De Palma alla Chirurgia Toracica; il prof. Domenico Angiletta, alla Chirurgia Vascolare; la professoressa Marisa Megna per la Medicina Fisica e riabilitativa; la professoressa Chiara Copelli, per la Chirurgia Maxillo-Facciale; il prof. Prof. Giovanni De Fazio alla neurologia “Puca” e il prof. Marco Ciccone per la Cardiologia universitaria.
La presentazione si è svolta questa mattina nella sala riunioni della direzione generale del Policlinico di Bari con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il rettore dell’università degli studi di Bari, Stefano Bronzini, il presidente della scuola di medicina Alessandro Dell’Erba e il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce. “Dopo tanti anni finalmente il Policlinico di Bari ha completato la platea dei suoi primari – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – Questa cosa non si era potuta fare in passato a causa di normative piuttosto singolari approvate prima che io diventassi presidente. Abbiamo sbloccato questa situazione e definito tutto il quadro dirigenziale dell’ospedale più importante della Puglia. La mia soddisfazione e le mie congratulazioni vanno al direttore generale, alla Direzione Strategica e al direttore della Scuola di Medicina che hanno reso possibile questa operazione”, ha evidenziato.
Sono 5 su 12 le donne alla guida di unità operative, in tre delle sei branche chirurgiche le cui direzioni sono state rinnovate che sono anche centri di riferimento dell’area centro-sud di Puglia e Basilicata. Alcuni direttori hanno fatto un percorso interno alla Scuola di medicina di Bari e sono direttori delle scuole di specializzazione altri arrivano da altre importanti esperienze universitarie italiane. “Oggi è una giornata importante per il Policlinico di Bari – ha dichiarato il direttore generale Antonio Sanguedolce – le nomine dei 12 direttori di unità operative universitarie arrivano dopo un percorso rapidissimo avviato dal Collegio di direzione in sinergia con l’Università, la scuola di medicina e ci permette di dare stabilità e prospettive di crescita all’azienda. Già nel primo semestre del 2024 abbiamo registrato un aumento della produzione del 5% e non ci fermiamo neanche in estate. Grazie alla nuova organizzazione proposta dal prof. Ranieri stiamo garantendo l’apertura delle sale operatorie del blocco Asclepios dalle 8 alle 20 e da settembre estenderemo questa organizzazione a tutte le 30 sale operatorie del Policlinico. Nei prossimi mesi proseguiremo con i concorsi sulle unità operative a direzione ospedaliera e oltre all’aspetto organizzativo stiamo già lavorando per il potenziamento tecnologico, con la nuova programmazione di fondi europei siamo pronti a rinnovare le dotazioni delle sale operatorie anche con i nuovi robot chirurgici. Dietro questo percorso c’è un lavoro di programmazione strategica, c’è il lavoro degli uffici amministrativi ma soprattutto l’impegno di tutto il personale medico, infermieristico e di tutti gli operatori sanitari dell’azienda. Un lavoro di squadra con l’obiettivo comune di dare la risposta di alta specializzazione medica e chirurgica che i cittadini si aspettato dalla nostra azienda ospedaliero universitaria”, ha concluso.
Per il rettore Bronzini “È un traguardo importante. Mi fa piacere che sia un traguardo di mezzo. Abbiamo altre scadenze da rispettare per migliorare la condizione di un’azienda ospedaliera universitaria che trova nel connubio fra il settore ospedaliero e l’Università, un elemento virtuoso che dobbiamo portare a maggiore evoluzione. Spero che nei prossimi mesi ci siano ulteriori novità che possono consolidare e confermare la qualità di quest’azienda ospedaliera”, ha concluso.