“Se transitate nei pressi di piazza Umberto, soprattutto a certe ore, state molto attenti perché quel pezzo di città è terra di nessuno, anzi no, è terra di persone poco, anzi pochissimo, raccomandabili. Purtroppo, in zona non c’erano forze dell’ordine, almeno noi non ne abbiamo viste”. Lo scrive sui social Antonio Curci, professore dell’Istituto tecnico tecnologico Panetti Pitagora di Bari, un insegnante molto conosciuto in città noto per aver formato tanti giovani informatici in merito a un episodio avvenuto nella serata di ieri, 26 luglio, intorno alle 22.45. Curci, assieme a sua moglie e alcuni amici, sarebbe stato vittima di un tentato furto.
“Intorno alle 22:45 – racconta il professore – passeggiavo con mia moglie e alcuni amici, nostri ex studenti, nei pressi di piazza Umberto, quasi all’incrocio con via Prospero Petroni, quando un giovane, con un complice poco distante, ha tentato di scipparmi il portafoglio dalla tasca posteriore dei pantaloni. È stata la prontezza di riflessi del mio amico a evitare il peggio, allertandomi con lo sguardo che lo scippatore mi si era avvicinato troppo alle spalle, pronto ad aggredirmi. A quel punto ci siamo fermati e voltati di scatto, per difenderci. Sorpreso, lo scippatore ci ha superato con un balzo e si è ricongiunto al suo complice, che nel frattempo si era piazzato poco distante da noi. I due poi hanno voltato l’angolo, fermandosi in via Nicolò dell’Arca, probabilmente per attenderci e riprovarci. A quel punto siamo tornati indietro su via Sparano, cambiando strada”, conclude raccomandando di fare attenzione. Un episodio che rimanda subito ad altre denunce effettuate in passato in merito alla zona spesso teatro di episodi di violenza e spaccio, ma anche di timori da parte degli stessi cittadini che hanno più volte chiesto maggiore sicurezza in particolare nelle ore serali o notturne.
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