“Ho perso ventimila euro di merce, non denuncerò, ma è un grave danno per la mia attività”. A raccontarlo a Borderline24 è Giovanni Iurlo, commerciante e titolare della pescheria “Spirito di patate” in seguito al black-out che si è consumato (ormai una settimana fa) nel quartiere di Fesca e San Girolamo dove, per circa 6 ore, l’intera zona è rimasta al buio provocando non pochi disagi al settore commercio, ma anche ai cittadini.
Il black out, in quella situazione specifica, è stato causato da un problema alla centralina primaria e non (come si era pensato in un primo momento) ad un uso eccessivo di corrente (ad esempio i condizionatori), ma alle alte temperature che hanno mandato letteralmente in tilt i circuiti. Per diverse ore, gli operatori dell’Enel hanno lavorato al fine di risolve le problematiche. Ma non mancano disagi quotidiani e costanti, come i continui cali di corrente, all’ordine del giorno in estate, che provocano danni alle attività in diversi quartieri, in particolare quelle che lavorano nel settore alimentare, ma non solo. Una problematica che non riguarda solo San Girolamo, ma coinvolge invece diverse zone della città. Diverse le denunce effettuate già nelle scorse settimane, con cittadini che hanno perso parte della spesa in frigo per via delle ore al buio. Dopo il black out di San Girolamo, una situazione simile è toccata anche alla zona di largo Giordano, nel quartiere Madonnella, e via Scaturchio. In questa via specifica, ad avere disagi, è stato un centro estetico che per via della mancata distribuzione di energia ha dovuto mandare via i clienti e chiudere il centro.
“Ci piacerebbe si trovasse soluzione a questo problema – ha aggiunto Iurlo – il black out di 6 ore mi è costato 20mila euro, forse anche di più. Ho dovuto buttare buona parte del prodotto e mi sono inoltre dovuto attrezzare con gruppi elettrogeni perché la ritengo l’unica soluzione possibile visti i continui disagi. I prodotti alimentari non possono subire sbalzi di temperature, non solo il black out, ma anche i cali di corrente contribuiscono a danneggiarli. Sarebbe importante prevenire queste tipologie di problematiche all’ordine del giorno in estate. Nessuno ci ridarà indietro quei soldi, fare causa all’Enel lascia il tempo che trova, preferisco lasciare che le cose vadano così, ma con i tempi che corrono e con il caro prezzi, perdere così il prodotto che diversamente sarebbe stato venduto è davvero ingiusto”, ha concluso.