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Dove e la battaglia contro la realtà distorta dell’AI

Un invito alla bellezza autentica e inclusiva

Pubblicato da: Ylenia Bisceglie | Sab, 20 Luglio 2024 - 08:18

In un’epoca in cui vi è una continua corsa alla perfezione, in cui l’estetica e l’apparenza appaiono assi fondamentali di una società forse non troppo sana, anche l’AI si pone come minaccia per l’accettazione dell’individuo.

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AI viene infatti sempre più spesso utilizzata per creare immagini perfette, ritoccare foto e generare contenuti che rispondano a standard di bellezza spesso irrealistici. Fingiamo di essere dove non siamo e soprattutto chi non siamo.

Questi strumenti, hanno una potenza tale da avere effetti negativi sulla percezione di sé, in quanto promuovono un ideale di bellezza che è difficile, se non impossibile, da raggiungere senza interventi digitali o talvolta chirurgici.

È come se questa perfezione portasse ad una visione realmente distorta della realtà.

Dove, noto brand di cosmesi, da sempre impegnato nella promozione di una bellezza autentica e inclusiva, ha lanciato una campagna audace per contrastare l’uso eccessivo dell’AI nella rappresentazione della bellezza.

Secondo una ricerca effettuata da Dove, 1 donna su 3 sente la pressione di dover modificare il proprio aspetto fisico a causa dei contenuti a cui è esposta online, anche quando è consapevole del fatto che le immagini sono alterate o generate dall’Intelligenza Artificiale.  Dati dimostrano che entro il 2025 il 90% delle immagini diffuse online potrebbero essere generate dall’IA, e ciò non può quindi che minacciare ulteriormente il benessere delle donne.

Alessandro Manfredi, Chief Marketing Officer di Dove, ha dichiarato che: “L’intento di Dove è quello di ridisegnare un futuro in cui siano le donne a decidere quale sia la vera bellezza e non di certo degli algoritmi. Il brand ha dunque delineato le linee guida Real Beauty Prompt per guidare gli utenti a creare nuovi standard digitali veritieri, più realistici e rappresentativi della società: #KeepBeautyReal.”

La campagna Dove, oltre a investire su quella che è l’accettazione di una bellezza naturale e non artefatta, ha l’obiettivo di educare il pubblico sui meccanismi dell’AI e sui modi in cui le immagini vengono manipolate digitalmente. Attraverso workshop, contenuti educativi e partnership con scuole e università, cerca di diffondere una maggiore consapevolezza e di fornire gli strumenti necessari per riconoscere e resistere alle rappresentazioni artificiali della bellezza, insegnando anche a fornire all’algoritmo stesso prompt idonei per rappresentazioni realistiche dell’individuo, uomo o donna che sia.

La campagna è un chiaro esempio di come le aziende possano utilizzare il loro potere e la loro influenza per promuovere cambiamenti positivi nella società, aprendo la strada a un dialogo più sano e consapevole sulla bellezza e nuove tecnologie, promuovendone certamente l’utilizzo ma in modo consapevole, responsabile.

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