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Bari? Ostaggio degli incivili: “Rifiuti ovunque, uno scempio”

Campagne e stradine "soffocate" dai rifiuti in diverse zone della città, la denuncia

Pubblicato da: Francesca Emilio | Sab, 20 Luglio 2024 - 09:07

Non c’è pace per il capoluogo pugliese che, giorno dopo giorno, diventa sempre più ostaggio degli incivili. Dalle stradine di campagna ad alcune vie della città, anche nel centro cittadino, la situazione è analoga: i rifiuti, di ogni tipo, straripano dal bordo strada o dai bidoni e vengono spesso abbandonati intenzionalmente accumulandosi al punto da creare delle vere e proprie discariche a cielo aperto, a volte proprio sotto gli occhi di tutti, altre volte, nascoste nel cuore delle campagne, tra alberi d’olivo e natura incontaminata.

È un fenomeno alla portata di tutti, cittadini e turisti, che sembra non trovi soluzione. Non sono bastate nel corso degli anni le foto trappole, ma anche le denunce, le multe effettuate e gli eventi di sensibilizzazione a cura delle associazioni impegnate sul fronte ambiente. A denunciarlo sono proprio i cittadini, stanchi di quello che viene definito un vero e proprio “scempio” che, evidenziano “peggiora le condizioni di una città che raccontano come da cartolina, ma in realtà è sporca e maleodorante”. Sia che si passeggi per il San Paolo, sia per il quartiere Libertà, ma anche a Catino, San Pio, Palese e molte altre zone, la situazione non cambia. In campagna, ma in alcuni casi anche per strada, si può trovare di tutto.

Dai frigoriferi, ai mobili per arredare casa, sino ai vestiti e ancora altri elettrodomestici, rifiuti indifferenziati, residui edili, giocattoli. Tutti “frammenti di vita” appartenuti a qualcuno che, al posto di seguire le vie “legali” per lo smaltimento, ha scelto quella “più facile”, ma anche la più inquinante, gettando a bordo strada, nel cuore delle campagne o in alcuni casi al fianco dei bidoni, l’immondizia da conferire, invece, in modalità differente. “È una vergogna – ha spiegato una cittadina residente nel Municipio 5 dove l’allerta riguarda diverse zone, ma nello specifico le campagne a Palese e San Pio – non si può passeggiare tranquilli, gli occhi sono sempre costretti a guardare lo scempio creato dagli stessi cittadini. Ci sono rifiuti di ogni tipo, ma io mi chiedo: cosa costa chiamare l’Amiu? È un servizio pubblico e va utilizzato. Forse c’è poca sensibilizzazione, perché non mi spiego come mai. I nostri nipoti che ancora hanno la fortuna di poter vivere in un territorio in cui ci sono ancora campagne e verde, sono costretti a dover fare lo slalom tra i rifiuti. Non è solo brutto da vedere, è anche diseducativo e fa male all’ambiente. Vorrei che ci fossero più controlli, anche perché spesso incendiano quelle montagne di rifiuti e l’aria diventa irrespirabile” – ha spiegato.

Situazione analoga al  San Paolo, dove per via dei rifiuti cresce l’allerta cinghiali (fenomeno denunciato anche a Palese negli scorsi giorni). “Purtroppo siamo pieni di rifiuti – ha spiegato una residente – non solo quelli che buttano abusivamente in campagna, ma anche quelli conferiti male nei carrellati condominiali che, depositati in orari sbagliati, contribuiscono ad alimentare i cattivi odori, soprattutto in estate e a incrementare la presenza dei cinghiali, che ormai sono diventati cittadini del quartiere a tutti gli effetti. Tra poco avranno anche il diritto di votare”, conclude ironizzando.

Anche nel centro cittadino la situazione non cambia, in particolare in alcuni quartieri. “Ci sono zone che sono delle vere e proprie discariche a cielo aperto – ha spiegato infine un cittadino – al Libertà, per esempio, la gente butta anche rifiuti ingombranti vicino ai bidoni. Ci sono intere case svuotate. È uno schifo. La città già è sporca, se si aggiunge questo davvero diventa vergognoso. Bisognerebbe intervenire con più multe e controlli per arginare un fenomeno che ormai è diventato incontrollato. È davvero pietoso quello che siamo costretti a vedere noi cittadini, ma anche i turisti che ormai scelgono i quartieri più periferici per sostare visti i prezzi più accessibili”, ha concluso.

 

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