Il calciomercato del Bari vive una fase di stallo: dopo gli approdi in biancorosso di Favasuli, Obaretin, Sgarbi, Manzari e Oliveri, la società dei De Laurentiis sta attraversando un periodo interlocutorio. Come al solito, tanti i nomi accostati alla società del galletto con diversi pseudo obiettivi di calciomercato che si stanno accasando altrove. Nulla di nuovo o diverso rispetto al recente passato: d’altronde è risaputo che le casse societarie della SSc Bari non siano floride come quelle di Cremonese o altri club del campionato cadetto. Per non parlare di quanto si stia investendo nel Napoli, lasciando le briciole alla seconda squadra della Filmauro.
Sicuramente si aspettava qualche operazione in più lo stesso tecnico biancorosso Moreno Longo (nella conferenza stampa di presentazione parlò dell’80% della rosa pronta per il ritiro di Roccaraso). A tal proposito, in questi giorni si è parlato di un presunto malumore dell’allenatore del Bari che sarebbe stato esternato nei confronti del presidente Luigi De Laurentiis sul campo di allenamento della cittadina abruzzese. Al riguardo, la società biancorossa ha emesso un comunicato stampa nel quale specifica che tra la proprietà e l’area tecnica c’è massima coesione e unità di intenti e che si continua a lavorare quotidianamente per il bene del Bari. Sarà, ma è un dato oggettivo quello del ritardo accumulato dalla società di Luigi De Laurentiis in ambito calciomercato e come, a questa rosa, manchino ancora tanti elementi e soprattutto calciatori di livello. Ma se si attende che le Ferrari diventino delle 500, c’è il forte rischio di ripercorrere gli “orrori” della scorsa sessione estiva. Per carità, non è neanche giusto sperperare milioni, ma non si può credere che, per poter acquistare calciatori sopra la media, basti far vedere il San Nicola pieno o sottolineare la storia calcistica del Bari. Un minimo investimento va fatto, soprattutto perchè alle pendici del Vesuvio, si sta operando in maniera diametralmente opposta. Altrimenti sarà ancora una volta un (calcio)mercato delle pulci.
Intanto pare in dirittura d’arrivo l’approdo con la formula del prestito con obbligo di riscatto, dell’attaccante classe 1992 Kevin Lasagna dall’Hellas Verona. Operazione affascinante da un lato e molto rischiosa dall’altra, visto che parliamo di un calciatore reduce da stagioni tutt’altro che esaltanti tra scampoli di partite con i gialloblù e prestazioni non molto prolifiche con il Fatih Karagümrük in Turchia (28 presenze e 2 reti). La speranza è che siano altri, i fiori all’occhiello del reparto avanzato del Bari per non replicare l’errore fatto con Menez.
Continua invece il ritiro dei biancorossi in quel di Roccaraso con i galletti che hanno disputato due amichevoli contro avversari di basso rango: 9-0 al San Giovanni Teatino, formazione militante nel campionato di Promozione abruzzese e 15-1 contro la Folgore Deflino Curi Pescara, squadra militante nel campionato di Eccellenza abruzzese. Ovviamente si parla di gare che lasciano il tempo che trovano sia per il valore modesto degli avversari, sia per l’impiego di tanti elementi che difficilmente saranno titolari o faranno parte del progetto tecnico di mister Longo. Ma i giorni passano, il tempo stringe e la pazienza dei tifosi è ormai ai minimi storici.
foto ssc bari