Poco meno della metà delle nuove diagnosi di cancro e circa la metà dei morti per tumori maligni negli adulti è associata a fattori di rischio modificabili, ovvero allo stile di vita delle persone. Gli autori di un nuovo studio hanno identificato alcuni di questi fattori particolarmente influenti: vizio del fumo ed esposizione al fumo passivo; peso corporeo eccessivo (obesità); consumo di alcol; sedentarietà (assenza di attività fisica); scarsa qualità della dieta seguita, con consumo di carni rosse e lavorate e poca assunzione di frutta e verdura, fibre alimentari e prodotti ricchi di calcio; e le infezioni cancerogene (come papilloma virus, virus di Epstein-Barr, virus dell’epatite B e C e altri). Anche i raggi ultravioletti (UV) sono emersi come un forte fattore di rischio importante per il melanoma, il più diffuso e aggressivo cancro della pelle.
In generale, i ricercatori si sono concentrati su trenta tipi di cancro e sono giunti alla conclusione che lo stile di vita era associato a più della metà dei nuovi casi per diciannove di essi. In parole semplici, anche se spesso una diagnosi di cancro ha origini sconosciute (dunque viene attribuita alla sfortuna), oppure è associata a fattori ambientali o a determinate condizioni genetiche, come spiegato alla CNN dal professor Arif Kamal dell’American Cancer Society, i fattori di rischio modificabili “spiegano una quota significativamente maggiore di casi di cancro e decessi rispetto a qualsiasi altro fattore noto”. Possiamo dunque intervenire sui nostri comportamenti per ridurre in modo significativo il rischio di ammalarci.