La circolazione del virus SarsCoV2 in Italia è in aumento nelle ultime settimane, facendo registrare una lieve crescita dei casi, e questo nonostante la stagione calda che dovrebbe fare da freno al virus. Ma se l’impatto sugli ospedali resta limitato, così come il numero dei ricoveri, gli epidemiologi invitano tuttavia a non sottovalutare la minaccia del Covid-19. Secondo l’ultimo bollettino di monitoraggio del ministero della Salute-Iss (settimana 20-26 giugno), in Italia si registra infatti un “lieve aumento dell’incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione da SarsCoV2, ma si attesta sempre a livelli molto bassi e l’impatto sugli ospedali resta stabile e limitato”. Inoltre, sottolinea il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero, Francesco Vaia, “la nuova variante JN.1 si conferma predominante, come osservato anche in altri Paesi, ma non è particolarmente patogenica tanto che l’impatto sugli ospedali è irrilevante. Continueremo a seguire, come sempre con la massima attenzione -assicura – l’andamento epidemiologico”.
L’incidenza più elevata nel Lazio, la più bassa in Basilicata
I numeri indicano in ogni caso un rialzo: l’indice di trasmissibilità Rt è a quota 1,15, leggermente sopra la soglia epidemica, e nell’ultima settimana si è registrato un +25% di contagi che sono saliti sopra quota 2.600. L’occupazione dei posti letto in area medica resta comunque stabile pari a 1,2% (751 ricoverati), così come l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,3%. L’incidenza più elevata è stata riportata nella regione Lazio (10 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Basilicata (0,2casi per 100.000 abitanti).
foto freepik