Promuovere l’integrazione nel mondo del lavoro e migliori servizi per i rifugiati, facilitare l’accesso al credito a imprese guidate da donne e sostenere progetti realizzati nelle regioni di coesione. Questi sono gli obiettivi principali dell’accordo da 60 milioni di euro siglato da Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della Banca europea per gli investimenti (BEI), e Anna Fasano, presidente di Banca Etica. Si stima, si legge in una nota della Bei, che l’operazione contribuirà a stimolare investimenti nell’economia reale per oltre 165 milioni di euro, creando un impatto positivo duraturo nella società. Nello specifico, l’accordo è suddiviso in tre segmenti volti a supportare altrettante priorità. Il primo prevede che almeno il 30% delle risorse messe a disposizione dalla Bei sarà destinato a sostenere piccole e medie imprese guidate da donne. Il secondo segmento prevede che almeno il 30% dei fondi verrà destinato a progetti volti a migliorare le infrastrutture e i servizi sociali per i rifugiati, nonché a supportarne l’integrazione nel mondo professionale.
Il terzo e ultimo segmento prevede che almeno il 30% delle risorse sarà destinato a progetti promossi da pmi che operano nelle Regioni di coesione, contribuendo a rafforzare il tessuto economico e sociale, creare opportunità di lavoro e ridurre le disparità regionali. Inoltre, nell’ambito del programma Social Inclusive Finance Technical Assistance (SIFTA), la BEI fornirà anche servizi di assistenza tecnica gratuiti. “Questo accordo rappresenta un passo fondamentale per sostenere tre pilastri cruciali per il futuro dell’Italia e dell’Europa: la parità di genere, migliori condizioni di vita e inclusione sociale per i rifugiati, e lo sviluppo economico del Mezzogiorno,” ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della Bei. “È importante per noi essere la prima banca italiana a stipulare un accordo con la BEI per fare ancora di più in questo campo e un riconoscimento del know-how specifico che abbiamo sviluppato in 25 anni di lavoro per l’erogazione di servizi finanziari a favore di iniziative dal forte impatto sociale che più difficilmente trovano credito nel sistema finanziario mainstream,” ha detto la presidente di Banca Etica, Anna Fasano.