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“Un animale in casa? Occasione unica”: i consigli del pediatra barese

L'intervista: "I cani aiutano anche ad avere una vita meno sedentaria"

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Gio, 27 Giugno 2024 - 09:35

Il rapporto tra animali e bambini in casa? Ne abbiamo parlato con il pediatra barese Antonio Di Mauro.

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Dottore, quanto è importante, in base alla sua esperienza, per i bambini avere un animale in casa?

Crescere con un animale in casa può essere una esperienza che arricchisce la vita e l’educazione del bambino. Ha indubbi vantaggi di salute, è una occasione unica per responsabilizzare il bambino, è un modo per sperimentare e comprendere limiti e diversità.

Ha mai notato cambiamenti prima e dopo l’arrivo di un animale in una casa di un bambino?

Il cambiamento più evidente è sicuramente quello sull’attività fisica. La relazione con l’animale stimola il bambino ad avere una vita meno sedentaria, sia in casa che all’aperto, con una azione di prevenzione o cura sull’obesità e il sovrappeso.
Altro cambiamento riferitomi spesso dai genitori è sicuramente anche quello sugli aspetti legati al linguaggio. La relazione con l’animale stimola le capacità di comunicazione, sia verbale che non verbale. Nel “dialogo” e nella relazione di intesa con l’animale, il bambino troverà un rinforzo positivo al suo parlare e ai suoi movimenti.
Ultimo cambiamento, meno lampante nel breve termine, ma sicuramente fondamentale nel percorso di crescita è quello legato ai processi di educazione emotiva e di sviluppo affettivo. Alla luce di questi effetti, non sorprende come la Medicina si avvalga degli animali da compagnia per alcuni interventi terapeutici in bambini con patologie caratterizzate da ritardi dello sviluppo psicomotorio.

A cosa i genitori devono porre maggiore attenzione nella scelta e nella crescita di un animale in casa in presenza di bambini?

Non vorrei dire banalità, ma la prima cosa a cui porre attenzione è l’avere il tempo da dedicare all’animale e lo spazio necessario per farlo vivere nella migliore maniera possibile. L’animale non è un giocattolo e la scelta di adottarlo nella famiglia è una scelta di responsabilità.

Ha mai  notato insorgere di malattie?

L’associazione tra animali domestici e malattie è una delle richieste più frequenti da parte dei genitori. Non esistono controindicazioni specifiche nell’adottare un animale ma esistono delle malattie che possono essere trasmesse dagli animali.
L’adottare un animale costituisce un grande impegno per la famiglia anche in ottica sanitaria: come si fa per i bambini, infatti, anche l’animale necessita di controlli periodici dal veterinario, di igiene specifico, di vaccinazioni. Tutto questo – assieme a regole di convivenza da insegnare ai bambini – riduce al minimo il rischio di malattie per la famiglia. Le regole di convivenza sono sostanzialmente quelle legate al lavaggio delle mani dopo aver giocato con l’animale, al non manipolare le deiezioni animali, all’igiene generale degli ambienti.
Un falso mito invece ampiamente smentito è quello delle malattie respiratorie associate alla convivenza con animali. E’ vero l’esatto opposto: i bambini cresciuti con animali domestici tendono ad ammalarsi di meno. In caso invece di genitori allergici o nel sospetto di allergopatia nel bambino (rinite, congiuntivite, orticaria, dermatite, asma), è sempre bene eseguire uno screening allergologico (prick test e/o ricerca di IgE specifiche) dal pediatra e una anamnesi mirata che tendi ad escludere la sensibilizzazione nei confronti dell’animale con cui si è deciso di convivere.

Consiglierebbe ad un genitore di prendere un cane o un gatto o un qualsiasi altro animale domestico? Da che età?

Sicuramente il cane, da sempre “ il miglior amico dell’uomo” è l’animale che mi sentirei da consigliare. Si distinguono in tante razze, in tante taglie, con diverse “indoli” e sicuramente ci sarà quello adatto al vostro contesto familiare. Anche gatti, conigli, criceti, uccellini, pesciolini possono essere considerati animali da compagnia. E magari necessitano di minor impegno e anche di luoghi meno ampi per vivere. Sentite un veterinario prima di adottare un animale e scegliete con lui quello più adatto al vostro stile di vita e abitativo.
Per quanto riguarda l’età: non ci sono età. Ogni età è quella giusta per affiancare al bambino un animale domestico.
Anche un neonato può stare a contatto con un animale e le tantissime famiglie che già convivono con un animale domestico non devono avere timori dell’arrivo del neonato. Unica regola – che vale per tutta l’età evolutiva – è la supervisione dell’adulto durante la convivenza del cucciolo di uomo e del cucciolo di animale. Entrambi sono imprevedibili e la prudenza con loro non è mai troppa.

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