In poche ore dall’avvio della raccolta fondi sono stati donati oltre tre mila e cinquecento euro. In sole 24 ore è stata quindi data una risposta alle lacrime versate e la rabbia provata dopo l’incendio che solo qualche giorno fa ha quasi del tutto distrutto i sei ettari di terreni confiscati alla criminalità organizzata, e assegnati dal Comune di Valenzano all’associazione “Semi di vita”, diretta da Angelo Santoro. Un incendio doloso che si è sviluppato nel primo pomeriggio dello scorso 20 giugno e che ha ridotto in cenere gran parte delle strutture presenti sui terreni, così come gli impianti elettrici e idrici. Salvi i cinque ettari seminati a farro e i due con gli alberi di melograno.
Grazie al tempestivo intervento e ai tanti amici della cooperativa che sono accorsi in aiuto sono state quindi salvate parte delle colture e soprattutto tratte in sicurezza le galline ovaiole. In tanti si sono stretti intorno alla cooperativa. Già a poche ore dall’accaduto molteplici sono stati i messaggi di solidarietà e incoraggiamento ricevuti dai più. Da qui nasce l’idea della raccolta fondi.
Per la ricostruzione occorrono 20mila euro, somma che rappresenta quindi anche l’obiettivo che la raccolta fondi si pone. Come chiarisce infatti Santoro “sono necessari 4.000 mila euro per rimettere in piedi le strutture danneggiate, 7.000 per ripristinare gli impianti elettrici e idrici, 2.000 per sostituire le le attrezzature distrutte e 7.000 per continuare le attività di agricoltura sociale”. La cooperativa da tempo si occupa di agricoltura sociale portando avanti progetti di inclusione e rigenerazione urbana. Coltiva prodotti ortofrutticoli bio certificati che vengono venduti, tra l’altro, nel minimarket di via Capurso, 15, a Valenzano. Qui si possono acquistare le uova bio. Si tratta di una vera e propria filiera della legalità.