Avevano occupato il doppio dello spazio consentito, con tavolini e sedie. Per tre locali del centro storico è scattata l’ordinanza di chiusura per cinque giorni fino al ripristino dello stato dei luoghi. I provvedimenti, a firma del dirigente della ripartizione Attività produttive, Michele Cassano, sono stati firmati ieri e riguardano tre attività del centro storico che non hanno rispettato gli spazi concessi per l’occupazione di suolo pubblico. Estendendosi per il doppio dei metri concessi. Il provvedimento di chiusura è arrivato dopo i primi verbali di metà maggio (per tutti e tre i locali) che hanno portato alla contestazione dell’occupazione e dopo la diffida e il mancato ripristino dei luoghi. Da qui la decisione di chiusura per cinque giorni.
Sulla questione dei tavolini e sedie pende una “spada di Damocle” per i gestori dei locali. Con la conclusione della procedura semplificata per la fine di dicembre, si dovranno adattare alle prescrizioni della Sovrintendenza, tra le quali il divieto di ancorare i gazebo agli edifici. Questo porterà alla rimozione dei gazebo stessi e all’impossibilità, per alcuni, di sistemare, nelle stagioni più fredde, tavolini e sedie all’esterno.
Un quarto provvedimento ha riguardato un bar aperto che era completamente abusivo. Il nucleo Annona della polizia locale ha contestato, con verbale amministrativo del 27 aprile dopo una ispezione del 16 aprile, l’assenza della Scia, la segnalazione di inizio attività. In realtà il titolare dell’attività risultava titolare di una scia per il commercio per l’esercizio di vicinato in un altro indirizzo ma non di quella per la somministrazione di alimenti e bevande. È scattato quindi il divieto di prosecuzione dell’attività abusiva fin quando non sarà presentata la Scia con allegata notifica sanitaria.
(foto repertorio)