A Bari i taxi sono pochi. Quasi merce rara. L’emergenza “auto bianche” si fa sempre più insostenibile. Ma da tempo ormai. E quando alcuni turisti descrivono la situazione taxi a Bari non ci girano intorno, non usano mezzi termini: “Il servizio è pessimo”, dice infatti lapidaria, sulla piattaforma Paytourist, una turista che ha visitato la città solo quattro giorni fa. Le fa eco un’altra visitatrice che sentenzia: “Vi potrebbero essere più auto”. Ma non è tutto. Alcuni parlano, tra le righe, di essere stati anche ingannati da alcuni tassisti. Raccontano, sempre sfogandosi nelle recensioni, di “una poco chiara comunicazione delle tariffe”. O meglio di “una richiesta di una cifra forfettaria di 15 euro anche per fare pochi chilometri”.
La disapprovazione nei confronti del servizio e della categoria “tassisti’ è quindi palese: “I turisti – dice sdegnata la turista – non sono polli da spennare”. Quello dei taxi è un servizio che costituisce un’alternativa necessaria ai mezzi di trasporto pubblici e privati; specie nell’ultimo periodo, è sempre più difficile trovarne di disponibili. Sempre meno taxi, sempre meno mezzi disponibili per cittadini e turisti, che restano affollati alle uscite di aeroporti e stazioni della metropolitana. Rimangono impresse alcune immagine di lunghe code fuori di passeggeri in arrivo al Karol Wojtyla.