Avrebbe compiuto 31 anni Davide D’Accolti, lo studente di Ingegneria e del Conservatorio, ucciso da un pirata della strada che viaggiava in contromano e ubriaco sulla statale 16. Davide tornava a Conversano da Bari dopo una serata con amici. Ma a casa non ha fatto più ritorno. Il 21 febbraio del 2016, un uomo alla guida della sua auto procedendo per ben 20 chilometri a 158 chilometri orari, in contromano, si è scontrato con D’Accolti che morirà sul colpo. Lui, il 30 enne, di Noicattaro, imbottito di cocaina e alcol, ora, invalido al 70%, è stato condannato a 3 anni e 8 mesi per l’omicidio (colposo) di Davide, aggravato dalla violazione delle norme del Codice della strada e dall’uso delle sostanze proibite.
Il papà di Davide, Giovanni assieme alla mamma, alla sorella e a tutti gli amici ricorderanno Davide il 23 giugno, giorno del suo compleanno alle 18 e 30 nella chiesa di Santa Maria dell’Isola, a Conversano.
“Davide, da 31 anni sei parte della mia vita – scrive il suo papà su Facebook – In questi giorni, si organizzava una festa, la torta, gli inviti. Quest’anno, invece abbiamo scelto il silenzio della preghiera. A Santa Maria dell’Isola, alle 18,30. Poi, il nostro regalo per te, le panchine promesse, davanti all’ affresco del Cristo deposto che ci chiedevi di restaurare. Per tutti, per coloro che vorranno fermarsi a riflettere su quell’attimo, prima che quell’uomo, passando dalla grotta al cielo, mostri la natura divina che è in ognuno di noi. Noi vi invitiamo a questo compleanno, così semplice, senza torta, musiche, balli. Un compleanno dove fermarsi a riflettere sulla promessa di vivere con i verbi al futuro. Quando, anch’io chiedo: come posso vivere con questo dolore, come posso essere ancora un uomo, cosa devo fare per essere vivo, in cosa devo credere per poter sperare di riabbracciare, mio figlio, insieme a Silvia, a Maria, all’umanità così martoriata, guardando il viso dell’uomo deposto, quando mi sento perso in una notte dove vedo solo il buio e non ho direzione, sento che ha un solo verbo: TU AMERAI.
E in questa parola racchiude la possibile soluzione della storia, l’abbraccio desiderato con Davide, il destino di ognuno”.