Torna in libertà Angela De Cosmo, di 35 anni, la donna che si trovava in auto con Raffaele ‘Lello’ Capriati la sera del primo aprile scorso, quando l’uomo venne ucciso in un agguato nel quartiere Torre a Mare a sud di Bari.
Capriati era il nipote del boss di Bari vecchia Antonio ed era considerato dagli inquirenti una “figura di spicco dell’omonimo clan mafioso”. La donna è accusata di detenzione e porto illegale di arma da fuoco in luogo pubblico, con l’aggravante mafiosa.
La scarcerazione è stata disposta dal Tribunale del riesame di Bari (presidente Annachiara Mastrorilli) che accogliendo il ricorso dell’avvocato Pino Giulitto, ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa il 3 giugno scorso dal gip Francesco Vittorio Rinaldi su richiesta della Procura. Secondo quanto ricostruito dal personale della squadra mobile di Bari che ha condotto le indagini, dopo la sparatoria la donna avrebbe atteso l’arrivo dell’ambulanza e poi sarebbe fuggita in auto, portando con sé la pistola detenuta da Capriati. “Imprescindibili, per la ricostruzione dei fatti – secondo la polizia – sono state le dichiarazioni assunte dai testimoni oculari dell’accaduto”. Il legale della donna, secondo cui nel corso dell’interrogatorio di garanzia l’indagata avrebbe risposto a tutte le domande del gip respingendo le accuse, ha insistito per l’insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza. Il Tribunale del riesame ha fissato in 45 giorni il termine per il deposito delle motivazioni del provvedimento.