Nell’ambito del dispositivo di prevenzione e repressione dei traffici illeciti di natura economica e finanziaria messo a punto dal Comando Provinciale di Bari, volto a garantire un adeguato presidio a tutela dei consumatori, con specifico riguardo alla sicurezza prodotti, le Fiamme Gialle baresi, dall’inizio del 2024, hanno sequestrato sul territorio dell’area metropolitana complessivamente circa 4 milioni di prodotti.
L’azione investigativa eseguita dalla Guardia di Finanza in tale ambito è orientata a garantire un’efficace protezione dei consumatori dall’acquisto di prodotti illecitamente posti in commercio e/o potenzialmente pericolosi per la salute. Tale obiettivo è raggiunto attraverso lo svolgimento di controlli finalizzati alla verifica del corretto assolvimento delle prescrizioni imposte dalle normative di settore, sia in ordine alla presenza o meno di sostanze nocive in taluni prodotti sia in relazione alle informazioni minime da indicare sulla merce posta in vendita previste dal “Codice del Consumo”.
Tale compendio normativo stabilisce, infatti, che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, riportino quanto meno le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica del prodotto, all’identificazione del produttore, all’eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno, ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione, nonché alle istruzioni, alle eventuali precauzioni e alla destinazione d’uso (il tutto in lingua italiana), allo scopo di garantire all’acquirente una scelta consapevole e l’utilizzo del prodotto in sicurezza (artt. 6, 7, 9 e 11 del D.Lgs. n. 206/2005).
Fra gli interventi effettuati dall’inizio dell’anno spicca il sequestro, eseguito dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari, di 3,7 milioni di piatti e bicchieri di plastica pronti ad essere immessi in commercio in assenza delle informazioni sull’idoneità del materiale di cui erano composti a venire a contatto con gli alimenti, con potenziale danno alla salute per il consumatore.
Ulteriori 44.000 (circa) prodotti non sicuri sono stati sequestrati da altri Reparti del Comando Provinciale di Bari, in particolare dal Gruppo Pronto Impiego Bari, dal Nucleo Operativo Metropolitano Bari, dalla Compagnia di Monopoli e dalla Tenenza di Gioia del Colle.
Oggetto di sequestro accessori per l’abbigliamento, prodotti per la casa, articoli di bigiotteria e cancelleria, souvenir, utensili da lavoro e giocattoli per bambini (come portachiavi, modellini in plastica e gomma, macchinine Trasformer, sfere flash illuminanti contenenti gel liquido, trottole, animali musicali, penne natalizie e occhiali da sole), privi dei requisiti essenziali di sicurezza, delle avvertenze o sprovvisti della marcatura “CE” (European Conformity – attestazione di conformità del prodotto alle prescrizioni in materia di sicurezza previste dalla normativa unionale e nazionale) e pertanto potenzialmente pericolosi. Ed anche articoli elettrici risultati privi, sia sull’imballaggio sia sul prodotto, delle informazioni in lingua italiana o sprovvisti o recanti attestazioni mendaci sui requisiti essenziali di sicurezza.
L’attenzione delle Fiamme Gialle baresi si è rivolta, inoltre, al settore dei cosmetici, con il sequestro, operato dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e dal Gruppo Pronto Impiego di Bari, di oltre 2.500 articoli per la cura della persona risultati pericolosi per la salute poichè indicanti, sulla confezione, la presenza di Butylphenyl Methylpropional (sostanza indicata più comunemente come “Lilial”), ovvero una fragranza sintetica utilizzata per la preparazione di prodotti per la cura e l’igiene della persona (quali creme, profumi, deodoranti, shampoo e bagnoschiuma) vietata dal 1° marzo 2022, alla luce dell’aggiornamento, a livello comunitario, dell’elenco delle sostanze considerate “Cancerogene, Mutagene, tossiche per la Riproduzione” (cc.dd. sostanze CMR).
L’attività svolta dalle Fiamme Gialle baresi si inquadra nella più ampia azione condotta dal Corpo a tutela della salute e sicurezza della collettività: contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard normativi di sicurezza significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possono beneficiare di condizioni eque di concorrenza.