I dei distretti agroalimentari italiani chiudono il 2023 con quasi 27 miliardi di euro di vendite sui mercati esteri e un progresso del 4,5%, quasi 1,2 miliardi in più rispetto all’anno precedente. E’ quanto emerge dal monitor dei distretti agroalimentari italiani, curato dal research department di Intesa Sanpaolo Il risultato è in linea con quello registrato dal totale export agroalimentare italiano, che ha segnato un +5,8% nel 2023 (i distretti ne rappresentano il 43%). L’unica filiera che mostra un segno leggermente negativo nell’evoluzione annuale è quella del vino e realizza nel complesso solo un lieve calo in valore (-0,7%).
Tra i distretti, spicca positivamente la performance del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene (+4,3%), a cui si aggiungono i vini e distillati del Friuli (+9,2%), di Bolzano (+6,6%) e di Trento (+2,3%). Soffrono invece tre grandi distretti con i vini di Langhe, Roero e Monferrato (-4,4%), dei colli fiorentini e senesi (-4,5%) e del veronese (-1,9%). Rallenta, ma resta in territorio positivo, la filiera della pasta e dolci: il lieve calo del quarto trimestre (-0,6% tendenziale) non pregiudica il bilancio positivo del 2023 (+4,8%) ossia 214 milioni di vendite in più sui mercati esteri. Di questi, ben 142 milioni sono stati realizzati dal comparto pasta e dolci dell’alimentare di Parma. Ottima performance anche per i Dolci di Alba e Cuneo (+5%). Recupera invece la filiera dei distretti agricoli, grazie all’ottimo risultato del quarto trimestre del 2023 (+14,2%) che riporta in positivo il bilancio dell’intero anno (+3,2%). Ottimo recupero per l’Ortofrutta romagnola: nonostante i danni dell’alluvione e delle gelate primaverili, chiude in positivo il 2023 (+1,7%).
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