La quattordicesima arriverà tra la seconda metà di giugno e l’inizio di luglio. Secondo quanto emerso da un sondaggio di Confesercenti/IPSOS, il 25% dei lavoratori utilizzerà questo bonus per viaggiare, ristrutturare casa, rinnovare il guardaroba durante i prossimi saldi, accumulare risparmi, saldare debiti e realizzare vari desideri, tra cui moda e vacanze, ma anche casa. Inoltre, a luglio, il settore terziario beneficerà di un bonus una tantum da 600 milioni di euro previsto dal rinnovo dei contratti. Circa 8 milioni di lavoratori dipendenti riceveranno la quattordicesima, con un importo medio di 1.500 euro e un totale complessivo di circa 12 miliardi.
Il sondaggio, più nel dettaglio, rivela che circa 2,1 miliardi saranno destinati a investimenti (900 milioni) e risparmio (1,2 miliardi), spesso finalizzati a spese future come l’acquisto di una nuova automobile o un viaggio di lungo raggio. Le spese obbligatorie rappresentano 3,5 miliardi: 1,9 miliardi per conti in sospeso, prevalentemente bollette, mutui e finanziamenti. Nel computo delle spese obbligatorie rientrano anche 900 milioni per spese sanitarie, soprattutto odontoiatriche, e 700 milioni per altre necessità familiari, tra cui i centri estivi per i figli.
I restanti 6,4 miliardi saranno utilizzati per acquisti di beni e servizi personali e familiari. Le vacanze sono la scelta principale per il 36% degli intervistati (con l’Asia, in particolare il Giappone, come destinazione preferita), a cui si aggiunge un 5% che finanzierà le vacanze studio dei figli. Il 20% destinerà la quattordicesima invece a piccoli lavori di ristrutturazione o all’acquisto di mobili e accessori per la casa. Il 19% userà il bonus per acquistare abbigliamento e accessori durante i saldi estivi che inizieranno il primo sabato di luglio. Il 16% investirà in dispositivi tecnologici, tablet, TV, e corsi di formazione o master.
“Le quattordicesime potrebbero rappresentare una spinta importante alla spesa delle famiglie” – ha commentato Benny Campobasso, presidente Confesercenti Puglia – dopo una primavera più lenta del previsto per i consumi, l’ammontare complessivo della mensilità aggiuntiva è in crescita grazie all’aumento dell’occupazione e, in parte, al processo di rinnovo dei contratti nazionali. Tale processo, in questa fase ancora difficile per molte imprese, dovrebbe essere sostenuto. Noi continuiamo a proporre di agire attraverso la leva fiscale detassando gli aumenti retributivi previsti dai rinnovi dei contratti nazionali: un provvedimento che faciliterebbe i rinnovi e darebbe un contributo positivo al potere d’acquisto e consumi”, ha concluso.
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