“Abbiamo chiuso poco fa i lavori del vertice G7 sotto presidenza italiana e abbiamo adottato la dichiarazione finale, un documento estremamente significativo che contiene i tanti impegni che il G7 ha deciso di assumersi, impegni concreti, reali, che riguardano questioni dirimenti per il nostro presente, per il nostro futuro e sui quali il G7 ha ribadito la sua unità d’intenti, la sua compattezza”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio sui social al termine dei lavori del G7.
“Voglio ringraziare tutti i leader – ha aggiunto elencandoli per nome -, Joe, Emmanuel, Rishi, Olaf, Justin, Fumio, Ursula e Charles per il grande contributo che hanno dato al successo di questa iniziativa e ringrazio anche i leader delle nazioni e delle organizzazioni internazionali che hanno partecipato alla sessione outreach, una delle più nutrite e rappresentative di sempre che hanno reso questo vertice ancora più significativo. Il G7 ha confermato così di non essere una sorta di fortezza chiusa che deve difendersi da qualcosa o da qualcuno, ma un’offerta di valori che si apre al mondo che vuole costruire sviluppo e crescita condivisi”.
Meloni ha ricordato il “momento storico con la presenza del santo padre, Papa Francesco” ringraziando ancora il Pontefice per aver accettato l’invito. “Con la dichiarazione finale il G7 si è assunto alcuni impegni precisi. Continueremo a sostenere l’Ucraina, abbiamo scelto di mettere a sistema i nostri sforzi e le diverse linee d’azione con un approccio a 360 gradi per aiutare il popolo ucraino a guardare al futuro”, ricordando l’accordo “per un sostegno finanziario aggiuntivo collegato agli extra profitti derivanti dai beni russi immobilizzati nelle nostre giurisdizioni”.
“Piena convergenza”, dice ancora, anche sul conflitto in Medio Oriente, per il quale si è confermato anche “un significativo aumento dell’assistenza umanitaria alla popolazione civile nella striscia di Gaza”.
“Abbiamo poi dedicato un focus all’Africa dove abbiamo condiviso l’approccio che è partito dall’Italia e il G7 ha deciso di unire gli sforzi per costruire un nuovo modello di sviluppo e cooperazione con le nazioni africane. Abbiamo condiviso diverse iniziative ad alto potenziale, abbiamo rafforzato la sinergia tra il Piano Mattei per l’Africa, la Partnership for Global Infrastructure and Investment e il Global Gateway dell’Unione Europea”.
In più il G7 “per la prima volta nella storia ha parlato anche di governo dei flussi migratori”, a partire “dalla necessità di costruire un’alleanza globale contro i trafficanti di esseri umani e di mettere così a sistema gli sforzi per contrastare una piaga che alimenta i flussi di migrazione illegale e rappresenta una nuova forma di schiavitù”.