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Rissa in Parlamento, le opposizioni annunciano manifestazione

La rissa in aula

Pubblicato da: redazione | Gio, 13 Giugno 2024 - 20:01

Le opposizioni saranno in piazza, martedì a Roma, con lo slogan: ‘difendiamo unità nazionale’.

Lo rendono noto Pd, M5s, Avs e Più Europa. “Dopo le aggressioni fisiche della maggioranza in Parlamento non possiamo accettare che anche il Paese sia ostaggio di questo clima di intimidazioni continue”. “Non permetteremo che vengano compromesse l’unità e la coesione nazionale. Per questo invitiamo la cittadinanza, le forze politiche e sociali, quelle civiche e democratiche di questo Paese ad unirsi alla nostra mobilitazione. Ci vediamo a Roma alle 17.30 di martedì 18 giugno, in piazza Santissimi Apostoli”.

Il parapiglia in Aula è scattato quando il deputato leghista Domenico Furgiuele ha fatto il segno della X Mas rivolgendosi ai banchi delle opposizioni che mostravano il tricolore e cantavano ‘Bella ciao’. Il deputato Donno ha cercato di consegnare un tricolore al ministro Calderoli che subito è stato ‘protetto’ dai compagni di partito. E immediata si è scatena una maxi-rissa a fatica domata dai commessi.

“Io sono stato colpito allo sterno – ha dichiarato oggi Donno -. Poi sono crollato per questo. Ovviamente so benissimo chi mi ha colpito. Ho rivisto anche le immagini per accertare il tutto”.

Alla ripresa del lavori in Aula alla Camera sull’Autonomia, le opposizioni si sono iscritte a parlare sul processo verbale contestando il fatto che riguardo alla rissa di ieri si parli di ‘disordini’. “Ovviamente – ha detto il deputato Dem Federico Fornaro – quello che è successo ieri non è sintetizzabile nel verbale con la parole ‘disordini’: il combinato disposto soprattutto riguardo l’ultima fase della seduta è una aggressione. E’ una questione di chiarezza tra di noi”. Il vice presidente di turno, Sergio Costa, ha ricordato che il processo verbale non riporta le parti in cui la seduta è sospesa. “Non sono stati disordini ma un’aggressione squadrista”, ha detto Marco Pellegrini di M5s.

Ed è polemica per le parole di Andrea Crippa, vicesegretario della Lega: “Il comunismo ha fatto migliaia di morti. Bella Ciao richiama il comunismo e quindi, cantare il comunismo in Aula, richiama un periodo tragico, nero, oscuro della storia – così Crippa -. Tra la ‘Decima’ che è un corpo di incursori della Marina Militare e il comunismo che ha fatto migliaia di morti, io credo che richiamare il comunismo sia un po’ peggio che richiamare degli incursori della Marina”. Le opposizioni in piedi, hanno urlato ‘Vergogna!’ e ‘Fuori’ e cantato ‘Bella ciao’ dopo che il deputato M5s Ricciardi è andato all’attacco del numero due della Lega Crippa. Alcuni hanno sventolato il tricolore.

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