Nel mondo del calcio, ogni società che si rispetti, punta sempre a migliorare i risultati ottenuti nella stagione passata, cercando di fare tesoro degli errori commessi. Purtroppo, fa eccezione la Ssc Bari dei De Laurentiis che, non solo ripete ciclicamente e in ogni periodo estivo gli stessi ‘peccati’, ma riesce anche a fare peggio.
Sono passati già 20 giorni dalla gara di ritorno dei playout contro la Ternana, ma il Bari è ancora in letargo, come avviene ormai ogni anno. Quel letargo che lo scorso anno ha dato il la ad una stagione disastrosa che ha quasi fatto sprofondare il club biancorosso in serie C. Una stagione iniziata in forte ritardo che ha condotto ad un ritiro inutile e una campagna acquisti fallimentare terminata solo a fine agosto.
Ma quest’anno, in Strada Torrebella, si stanno davvero superando. Non solo non hanno preso spunto dagli sbagli della stagione 2023/24, ma stanno facendo addirittura peggio, sfidando apertamente la sorte oltre che la pazienza dei tifosi. Perlomeno, un anno fa, si poteva contare su Polito e Mignani. Invece, allo stato attuale delle cose, mancano sia il direttore sportivo che l’allenatore. Davvero incredibile, eppure è tutto vero
In compenso, a Napoli (primo club dei De Laurentiis) si fanno le cose in grande: ufficializzato il nuovo allenatore Antonio Conte, si punta ad un calciomercato di prim’ordine con un presunto budget di mercato di 230 milioni di euro. Del resto il patron della Filmauro, Aurelio De Laurentiis lo disse chiaramente: il Bari è la seconda squadra, la ‘Next Gen’ del Napoli da cui attingere giovani promettenti da valorizzare e poi rivendere. Peccato che, al momento, non ci sono neanche quelli.
Tuttavia, nel silenzio assordante di queste settimane, è stato ufficializzato l’addio al calcio di Valerio Di Cesare che andrà a ricoprire un ruolo dirigenziale. Quale? Non è dato saperlo: guai ad interrompere il letargo e dare qualche minima notizia a stampa e tifosi. In fondo, siamo solo al 12 giugno e c’è tempo anche per conoscere il futuro dell’ormai ex capitano biancorosso.
Intanto continuano a circolare i nomi dei papabili nuovi Ds e allenatori. Giuseppe Magalini dovrebbe (condizionale d’obbligo) diventare il nuovo uomo mercato del Bari, ma prima deve liberarsi dal Catanzaro, con il contratto in scadenza il 30 giugno. Una volta annunciato il nuovo ‘factotum biancorosso’, bisognerà ingaggiare il nuovo allenatore. L’impressione è che difficilmente tecnici con un determinato ‘pedigree’ possano accettare una società come quella biancorossa che a stento potrà contare su budget importanti e dovrà accontentarsi degli spiccioli che lascerà Antonio Conte alle pendici del Vesuvio. D’altronde, quest’anno, non ci sono neanche i vari Caprile o Cheddira da sacrificare per far cassa. Insomma, tembi bui per il galletto, aspettando il 2028. (foto ssc bari)