L’assistenza primaria è e resterà garantita a tutti i residenti della zona Cecilia di Modugno. Il pensionamento di un medico di Medicina generale, dal prossimo 25 luglio, non comprometterà infatti alcuna possibilità di assistenza sanitaria ai 1.467 assistiti in carico, i quali potranno ricorrere alle diverse soluzioni messe a disposizione dalla ASL Bari. Innanzitutto, i residenti possono sempre scegliere il proprio medico di famiglia tra i sei di Modugno attualmente non massimalisti, i quali complessivamente possono acquisire sino a 4.263 nuovi assistiti a fronte dei 1.467 lasciati liberi dal medico pensionando. In seconda battuta, gli stessi assistiti possono anche optare per la scelta di un medico di famiglia con studio nel vicinissimo quartiere San Paolo di Bari, poiché questa possibilità è stabilita a livello aziendale, per cui non vi è alcun limite territoriale rispetto al Comune di residenza.
In considerazione del fatto che per l’anno 2024 non è stata rilevata alcuna zona carente nel quartiere Cecilia, la ASL Bari ha comunque provato ad individuare una soluzione in loco, d’intesa con l’Amministrazione comunale di Modugno. Difatti, è stato proposto ai medici non massimalisti di Modugno di aprire un secondo studio decentrato proprio in zona Cecilia, con ambienti messi a disposizione dal Comune e spese di esercizio a carico della ASL, purtroppo infruttuosamente poiché nessun medico ha espresso la propria disponibilità. «La ASL non lascia indietro nessun assistito – ricorda il direttore generale facente funzioni Luigi Fruscio –. Per evitare ogni disagio e venire incontro alle esigenze dei residenti ho incontrato personalmente, e diverse volte, sia gli amministratori comunali sia gli stessi medici, valutando ogni possibilità per giungere ad una soluzione logisticamente ottimale e garantire l’assistenza a tutti». «In ogni caso – conferma il sindaco di Modugno Nicola Bonasia – rimaniamo a disposizione dei cittadini residenti di zona Cecilia, per dare loro tutte le informazioni necessarie e per supportarli in questo processo di transizione. Abbiamo battuto ogni strada possibile e continueremo a lavorare senza sosta con ASL Bari per trovare soluzioni ancora più efficaci e fare in modo che ogni residente possa continuare a ricevere l’assistenza medica più vicino possibile a casa propria».