È stato condannato a 20 anni di reclusione (con rito abbreviato) e 8mila euro di multa, Luigi Borracino, 19enne imputato per l’omicidio del suo coetaneo e conoscente, Paolo Stasi, ucciso il 9 novembre del 2022 a Francavilla Fontana con colpi di pistola, nel brindisino. All’epoca dei fatti, Borracino, era minorenne. Dopo l’arresto confessò di aver sparato, ma di non voler uccidere Stasi. L’accusa per Borracino è di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Secondo quanto dichiarato dall’avvocato Maurizio Campanino, il difensore dell’imputato, dopo il deposito delle motivazioni sarà impugnata la sentenza. La pena inflitta ha superato le richieste della pubblica accusa che invece aveva richiesto 18 anni. Borracino è attualmente imputato anche nel processo in corso davanti ai giudici del tribunale ordinario di Brindisi con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, reati che sarebbero stati commessi dopo il raggiungimento della maggiore età. Tra gli imputati nell’ambito del procedimento anche Cristian Candita, 23enne accusato di omicidio volontario in concorso con Borracino e Annunziata D’Errico, madre della vittima, accusata di spaccio di droga. Secondo gli investigatori l’omicidio del 19enne sarebbe riconducibile a un debito di 5mila euro contratto con Borracino da Stasi e dalla madre per il consumo di droga che, secondo l’accusa, veniva confezionata in dosi ai fini di spaccio nell’abitazione di Stasi in seguito ad un accordo tra Borracino e la D’Errico. La donna ed il figlio avrebbero consumato la droga, pagandola però solo in parte.