Una città verde, dove deve essere garantito il trasporto gratuito del bus. Una città con più asilo nido e con un salario minimo di 9 euro l’ora per le aziende che ottengono appalti dal Comune. Vito Leccese, candidato del Pd e di una parte del centrosinistra, spiega nel suo programma qual è la sua idea di Bari per i prossimi cinque anni.
I punti di partenza sono rappresentati da una città verde, in movimento, policentrica, dei diritti, della casa e universitaria.
– Città verde – L’idea è quella di piantare 100mila alberi partendo dagli interventi di rigenerazione urbana che porteranno ad avere 2milioni di metri quadri di aree a verde e eliminare l’asfalto ove possibile.
– Città in movimento – Uno degli obiettivi è garantire a tutti il trasporto gratuito sui bus. La prossima amministrazione lavorerà per una misura che vada oltre quelle già avviate in via sperimentale negli ultimi anni; a questo si affiancherà l’avvio del BRT in aggiunta agli oltre 150 autobus green circolanti ogni giorno.
– Città universitaria – Si punterà al raddoppio della dotazione dei posti letto negli studentati, anche attraverso la riconversione di immobili già esistenti, fino ad arrivare all’istituzione del Consigliere comunale aggiunto per gli studenti.
– Città dei diritti – Si va dal raddoppio degli asili nido da 11 a 23 all’eliminazione delle barriere architettoniche negli spazi pubblici, oltre all’istituzione di una delega assessorile all’antidiscriminazione e ai diritti LGBQTI+.
– Città della casa – Per contrastare gli effetti del turismo sul costo degli affitti per giovani coppie, studenti e famiglie, sarà rafforzata l’Agenzia per la casa nell’ottica di un nuovo Piano della Casa per Bari, con l’incremento di 2.000 alloggi residenziali pubblici, la riconversione di caserme e immobili pubblici in housing sociale, la promozione di voucher alloggiativi e sostegni alle famiglie.
– Città policentrica – Ogni quartiere dovrà avere il suo asilo nido, il suo centro famiglia, la sua biblioteca, il suo centro giovanile e un programma culturale in grado di animare gli spazi pubblici e promuovere comunità, nell’ottica del rafforzamento dei Municipi.
“Riprendendo la sperimentazione promossa dal Pd a Firenze, vorremmo introdurre l’adozione di un salario minimo di 9 euro l’ora in tutti gli appalti e le concessioni del Comune di Bari – ha spiegato Vito Leccese – sottoscrivendo con i sindacati e le organizzazioni datoriali un Patto per il Lavoro e lo sviluppo locale, composto da varie misure, che possano incentivare le nuove assunzioni e mettere le persone nelle condizioni di mettersi in gioco e creare impresa. La nostra rivoluzione verde non prevede solo opere di forestazione urbana ma guarda alla transizione green anche nelle competenze e nelle opportunità di lavoro e sviluppo”.