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Bari, un murale al San Paolo dedicato al rapper Walino

Scomparso nel luglio del 2023

Pubblicato da: redazione | Mer, 5 Giugno 2024 - 10:09

Sono iniziati al San Paolo gli interventi per la realizzazione di un nuovo murale, il dodicesimo, con un tema molto speciale. Visibile da viale delle Regioni 15, l’opera, tra elementi che richiamano il quartiere e la musica, è dedicata al rapper barese Walino, scomparso a luglio 2023. Al lavoro è lo street-artist riminese “Mozone”.

Come nasce questa iniziativa? Tutto è iniziato dialogando con l’amministrazione comunale e durante il laboratorio di Rap e Scrittura, organizzato nell’ambito del progetto, presso Casa delle Culture. È qui che il team di lavoro di SanPart ha incontrato i genitori del rapper scomparso, che accompagnavano il nipotino proprio alle lezioni del laboratorio musicale. Pian piano, durante le diverse attività che si sono tenute a maggio, i genitori di Walino hanno avuto l’occasione di raccontare l’impegno dell’artista, quanto fosse benvoluto nel quartiere, quanto sentisse l’esigenza di raccontarlo attraverso le sue canzoni. Più volte, nel corso dei lavori degli undici murales, il team di SanPart si è imbattuto in Walino ancora vivo nei ricordi e nelle storie di chi vive nel rione San Paolo. La finalizzazione del dodicesimo murale è stata dunque resa possibile grazie all’assessorato alle Culture del Comune di Bari che ha fortemente voluto questo progetto speciale.

Oltre al nome d’arte di Walino, disegnato a carattere cubitali su una delle due pareti, Mozone sta arricchendo il murale con elementi che richiamano immediatamente la musica, dal pianoforte al microfono. Nato a Rimini nel 1980, Filippo “Mozone” Tonni approccia la pittura in maniera casuale grazie a doti innate, fin da bambino e sempre da autodidatta. Compie studi tecnici prima, grafici-artistici dopo, avendo sempre il disegno come punto saldo.  Viene a contatto con i graffiti in adolescenza nei primi anni ‘90, vedendo tags e “pezzi” della vecchia scuola riminese, italiana e importanti convention dell’epoca. Da allora porta avanti un percorso personale partito dal writing (bombing, lettering, characters), che col tempo si è naturalmente contaminato con l’illustrazione, la grafica, la fotografia analogica. I soggetti prediletti da Mozone rimandano ai vecchi fumetti italiani e francesi, ai fasti dei cartoni animati giapponesi degli anni ’70-’80, alle vecchie automobili, ai b-movie, alle sottoculture, a soggetti inverosimili o personaggi particolari. Opere non concettuali, ma dirette, non pop, ma certamente riconoscibili, con una vena a volte ironica, a volte cinica. Grazie a legami con altri artisti della scena italiana ed europea, ha partecipato a diverse convention, eventi, fiere e mostre di carattere internazionale legati ai graffiti e all’arte urbana e contemporanea, in Italia e all’estero; è membro di collettivi artistici in Italia (Rimini, Milano) e in Francia (Bordeaux).

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