Ci hanno pensato i tifosi del Bari a rompere il silenzio assordante della SSc Bari. In tantissimi hanno accolto l’appello della tifoseria organizzata e sono scesi per le strade di Bari contro la multiproprietà e la gestione De Laurentiis. Una presa di posizione forte, rumorosa e opportuna che, molto probabilmente, non sortirà effetti ma che andava fatta per non subire supinamente i diktat della famiglia proprietaria del club biancorosso. L’importante è che la manifestazione dello scorso sabato non resti un qualcosa di isolato e che la tifoseria biancorossa continui a far sentire il fiato sul collo ad Aurelio e figlio anche nelle prossime settimane.
E mentre i tifosi alzano la voce, in casa Bari non si apre bocca da oltre 10 giorni: silenzio assoluto e ‘solito’ letargo estivo che ormai non fa più notizia. Ma è giusto rimarcare come, gli effetti dannosi di questa dubbia ‘strategia’, abbiano portato la squadra ad un passo dalla serie C. Ma, evidentemente, alla Ssc Bari piace giocare col fuoco e puntare a peggiorare anche le cose. Si, perché il silenzio di questo inizio estate e l’apparente immobilità societaria risulterà ancora più grave per un semplice motivo che vale la pena ricordare: negli scorsi anni, quanto meno c’erano le ‘certezze’ tecnico e direttore sportivo. Dopo l’infausta notte della finale contro il Cagliari, nonostante vari rumors su un possibile addio di Mignani, c’era la consapevolezza che il nuovo Bari sarebbe ripartito dalla coppia Polito-Mignani. Quest’anno, invece, la situazione è drammaticamente peggiorata perchè non c’è nessun elemento della società o della dirigenza certo della conferma. Persino la permanenza del presidente Luigi De Laurentiis è in dubbio, per non parlare di Polito e del ruolo d’allenatore ovviamente vacante.
Ma i De Laurentiis vanno compresi: in primis, c’è da sistemare la situazione della prima squadra. Bisogna ultimare i dettagli per la festa di accoglienza di Antonio Conte, rispondere per le rime al procuratore di Di Lorenzo, allontanare le sirene del Psg da Kvaratskhelia e tanto altro ancora. Vi pare che ci sia tempo per pensare alla squadra succursale? Ci sono cose ben più importanti da risolvere: questione di priorità. Ovviamente il nostro è un commento sarcastico, meglio precisarlo. Senza dimenticarci che la famiglia De Laurentiis è in vacanza ad Ibiza con il presidente Luigi De Laurentiis molto attivo sui social.
Nonostante la Ssc Bari sia caduta nella solita neghittosità estiva, i rumors e le notizie attorno al pianeta Bari continuano a gravitare con particolare insistenza. Ovviamente il primo toto-nomi riguarda il ruolo di Ds, dando per scontato che Ciro Polito lasci il capoluogo pugliese (cosa non del tutto scontata). Tanti i nomi che stanno circolando: da Bravo del SudTirol a Gemmi del Cosenza, senza dimenticarci del ‘solito’ Lovisa, Filippo Antonelli (fresco vincitore dei playoff col Venezia) e Giuseppe Magalini del Catanzaro. Tutto nomi più o meno accreditati ma che rappresentano il nulla assoluto senza uno straccio di ufficialità: occorre quanto prima annunciare il futuro direttore sportivo e, successivamente, scegliere il condottiero del Bari nel prossimo campionato. Nella speranza che il nuovo tecnico venga scelto dal Ds e non dal factotum Aurelio De Laurentiis. Ma questa, non sarebbe di certo una novità per la Ssc Bari dei De Laurentiis.
