Se fino a poco fa il trend era essere più tecnologici e connessi possibile, ora tornano in voga il “Dumb phone”, che letteralmente tradotto vuol dire “telefono stupido”.
Anche i vecchi Nokia stanno tornando alla ribalta, ovviamente in versione più moderna ma bastati sulla tecnologia di vecchia generazione.
Solo funzioni base: telefonate, sms e immancabile il gioco snake.
L’obiettivo è disconnettersi. È stato infatti calcolato che in Italia, in media, trascorriamo al cellulare circa sei ore al giorno. Sono 2.190 in un anno, ovvero quattro mesi.
Soprattutto i giovani ammettono di utilizzare lo smartphone anche durante momenti che dovrebbero essere dedicati alla socialità o quando sono con le persone più care. Sembra tuttavia che qualcosa stia cambiando, e che molti vogliano provare a “vivere a pieno” i momenti, dimenticando, almeno qualche volta lo smartphone e tutta la tecnologia che ne consegue.
Ad esempio infatti negli Stati Uniti si stanno diffondendo i “Luddite Club”, movimenti di ragazzi che hanno scelto di rinunciare agli smartphone in favore dei cosiddetti “dumb phone”.
In occasione della Milano Design Week, HMD in collaborazione con Heineken e Bodega, ha infatti presentato “The Boring Phone” ovvero il telefono noioso. E’ stato presentato al pubblico come “compagno perfetto per disconnettersi digitalmente durante le serate fuori casa” e per “staccare la spina con stile prendendosi una disintossicazione digitale”.
Niente mappe, niente camera HQ, niente social media. “Con poche funzionalità. Ma con tanto swag.”
Cinquemila di questi “Boring Phone” saranno presto disponibili sul mercato, e l’azienda lancerà una app per rendere “dumb” qualsiasi smartphone di ultima generazione.
Il “Dumb phone” rientra quindi in quella che è la volontà di una digital detox, indicata come un periodo in cui si decide di staccare la spina dai dispositivi come smartphone, tablet, computer e dai social media, col fine di ripristinare un equilibrio tra il mondo digitale e la vita reale.
Che effettivamente si scelga di acquistare poi uno di questi telefoni “vintage” o meno, l’importante è forse riuscire a preservare la capacità e la libertà di scegliere quando essere connessi e quando invece vivere lontano da ogni connessione digitale.