Sono stati assolti l’imprenditore barese Sebastiano Ladisa, la dipendente della Ladisa srl Gabriella Calvo e l’ex dirigente Rai Gianluca Ronchetti dalle accuse di corruzione, turbata libertà degli incanti e sostituzione di persona, in merito a presunti illeciti commessi in alcuni appalti Rai per la fornitura di servizi di catering e ristorazione. Lo ha deciso il gup di Roma, Alessandro Arturi che ha anche archiviato la posizione di Vito Ladisa, fratello di Sebastiano. L’accusa, in quanto “il fatto non sussiste” è caduta anche nei confronti dell’azienda Ladis srl citata come responsabile.
La Procura di Roma, in particolare, aveva chiesto l’archiviazione per Vito Ladisa e il rinvio a giudizio per gli altri imputati per i quali oggi si è tenuto il processo con rito abbreviato. A difendere i fratelli Ladisa, l’avvocato Michele Laforgia. Ladisa e Ronchetti, secondo quanto emerso, sono stati assolti perché “il fatto non sussiste”. Erano accusati di corruzione e turbata libertà degli incanti. Più nello specifico, secondo i pm romani, nel 2021 gli imprenditori avrebbero pagato un soggiorno di circa 4.300 euro a Ronchetti che all’epoca dei fatti era responsabile della direzione acquisti/trasporti, logistica e servizi operativi della Rai e inoltre alla sua famiglia in un villaggio turistico in Salento. In cambio avrebbero ricevuto appalti per la fornitura di servizi di catering e ristorazione per l’azienda di servizio pubblico. Il pacchetto turistico per il dirigente sarebbe stato comprato da Calvo, fingendosi un’altra persona. Anche lei è stata assolta dai reati di corruzione e sostituzione di persona in quanto, per quest’ultimo caso specifico “il fatto non costituisce reato”.
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