Nei giorni scorsi, i Finanzieri della Compagnia di Monopoli, a seguito di una complessa indagine di polizia giudiziaria, hanno notificato nove avvisi di conclusione delle indagini preliminari – emessi dalla Procura della Repubblica di Bari – per l’ipotesi di reato di truffa, nei confronti di una promotrice finanziaria con base operativa nel Comune di Locorotondo (BA) e di altri soggetti operanti in concorso sul territorio nazionale ed estero.
L’illecita attività posta in essere, nota come “schema Ponzi”, aveva quale scopo l’appropriazione dei risparmi di numerosi clienti, scevri di specifiche competenze nell’ambito degli investimenti finanziari e attratti dalla promessa di facili guadagni. Secondo gli elementi investigativi raccolti dalle Fiamme Gialle, la locale promotrice, in concorso con altri soggetti, avrebbe promosso l’offerta al pubblico di investimenti in prodotti finanziari, italiani ed esteri, per conto di soggetti non abilitati – in assenza del prospetto informativo previsto dal T.U.F. (Testo Unico delle disposizioni in materia di Intermediazione Finanziaria di cui al D.lgs. del 24.02.1998, n. 58) e delle previste autorizzazioni rilasciate dalle Autorità competenti – prospettando ingenti guadagni oscillanti tra il 2% ed il 7% mensile. Il capitale raccolto, che ammonta complessivamente a circa 200.000 euro, non è stato restituito ai malcapitati investitori.
I responsabili sono stati segnalati per i reati di cui agli artt. 81 (“Concorso formale. Reato continuato”), 110 (“Concorso di persone nel reato”) e 640 (“Truffa”) del codice penale. Si tratta di accertamenti compiuti nella fase delle indagini preliminari che necessitano, pertanto, della successiva verifica processuale in contraddittorio con la difesa.