Bari non è una città per giovani. Quando si parla di benessere dei ragazzi, infatti, le città ad eccezione di Bologna (14° posto) e Firenze (33ª), le grandi città italiane si posizionano tutte da metà classifica circa – con Milano, 45ª in forte ascesa rispetto al 2022- in poi. Bari, Catania, Napoli, Palermo e Roma (98ª) registrano i punteggi peggiori. E’ quanto emerge dalla consueta ricerca de Il Sole 24 Ore sulla Qualità della Vita nei capoluoghi di provincia italiani.
A garantire maggiore benessere ai giovani, invece, è proprio Gorizia seguita da Ravenna, già vincitrice nel 2023 e quest’anno doppia medaglia d’argento, e Forlì Cesena. La top 10 di questo indice continua a essere presidiata dalle province emiliano romagnole – a quelle citate si aggiungono Ferrara e Piacenza – che, proprio come nelle precedenti edizioni, confermano performance generalmente positive.
Trento mantiene salda la leadership per qualità della vita degli anziani. Che vede una forte presenza delle province del Nord in testa alla classifica, con la prevalenza indiscussa di tre regioni: Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto. Tra le prime 10 classificate, infatti, ci sono tre province lombarde (Como, al 2° posto, Cremona , al 3° posto, e Lodi) e quattro venete (Treviso, Vicenza, Padova e Verona) e, oltre a Trento, Bolzano.
Per quanto riguarda i più piccoli, Bari ottiene un 71° posto su 107 città in classifica. La classifica premia un po’ di più il capoluogo pugliese per i servizi e la qualità della vita dei cittadini anziani.