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Bari divisa in due anche sulla movida: “Zone abbandonate”

Denunce in particolare da Palese e dal San Paolo: "In tanti anni non si è pensato di ravvivarle, costretti a spostarci"

Pubblicato da: Francesca Emilio | Sab, 25 Maggio 2024 - 16:18

Dai pochi locali (in alcuni casi assenti) e spazi per l’aggregazione sino al lungomare dove tra ringhiere arrugginite, lavori in corso, degrado e abbandono “non viene voglia di fermarsi”. Siamo a Bari, più nello specifico nel Municipio 3 (al San Paolo) e nel Municipio 5, (a Palese) dove, anche questa estate i cittadini, in particolar modo i più giovani, dovranno “emigrare” per potersi godere “la movida” senza invece poter scegliere di restare, almeno per alcune giornate, nelle vicinanze. Un problema che riguarda anche i lavoratori. A raccontarlo sono proprio i residenti, tra loro mamme, papà, ma anche giovani, maggiorenni e non, stanchi di vivere in una condizione “di abbandono” tale da non permettere ai residenti di poter passare “ore spensierate” senza doversi allontanare troppo da casa.

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Basta passeggiare per i due quartieri in questione per rendersi conto del fatto che, nelle ore serali, la situazione è a tratti spettrale. Se a Palese, vista la presenza del lungomare, è possibile almeno fermarsi per poter passeggiare, senza poter contare però su locali e spazi ideati apposta che invece sono presenti, seppur in minima parte, più all’interno, al San Paolo i residenti lamentano “Il nulla più assoluto”. Ma non solo, a Palese in molti lamentano “L’abitudine di occupare abusivamente quei pochi spazi che ci sono con tavolini e fornacelle” quando, a detta di alcuni “sarebbe stato più opportuno pensare a dei chioschi permettendo alle attività di ravvivare il lungomare nei mesi più caldi e non ad intere famiglie di togliere spazio e creare disagi tra traffico, puzza e rifiuti che lasciano puntualmente ogni giorno”. Ma andiamo per gradi.

Il problema più grave, secondo alcuni, riguarda l’assenza di spazi per l’aggregazione e la necessità per molti, tra loro tanti ragazzini, di doversi spostare, anche in orari non ideali. “Non mi piace l’ambiente che si crea sul lungomare di Palese, né a Palese in generale – racconta una mamma – puntualmente mio figlio, con i suoi amici, si sposta verso Santo Spirito o Bari. Questo può fare anche piacere, ma c’è di contro che la situazione sui bus non sempre rassicura, visti anche alcuni episodi e inoltre non è bello sapere che nelle ore serali i ragazzi debbano tornare a piedi da Santo Spirito a Palese percorrendo via Napoli oppure il vialone, strade che non fanno stare serene noi mamme e papà. È giusto che i ragazzi facciano esperienza, ma sarebbe anche carino avere dei posti qui a Palese così da permettere loro di poter passare alcune sere non troppo lontani. Abbiamo un lungomare abbandonato a sé stesso. Basterebbe fare come hanno fatto a Giovinazzo e d’estate permettere che si montino pedane di legno con locali ad hoc a portata di ragazzini che si accontentano di un gelato, ma anche di noi adulti che non sempre dopo il lavoro, in settimana, vogliamo spostarci con l’auto”, ha concluso. Parole a cui fanno eco quelle di una cittadina, 30enne.

“Qui non c’è davvero nulla se non pochi locali – spiega – molte volte anche per un aperitivo sul mare bisogna spostarsi. Non hanno mai pensato a un modo per ravvivare alcune zone. D’estate è più facile uscire, anche per poche ore, ma spesso risulta difficile perché dopo ore e ore di lavoro, dalle 8 del mattino fino alle 20, non sempre si ha la forza di spostarsi a Giovinazzo o Bari, luoghi che personalmente frequento più spesso. Sono anni che viviamo lo stesso abbandono. Eppure basterebbe poco e sarebbe un modo per rendere appetibile anche questo luogo che ha poco da offrire, ma ha un mare da fare invidia e vale la pena rendere il lungomare bello per noi e per i turisti, ce ne sono tanti”, conclude. “A Palese se facciamo qualcosa stiamo semplicemente seduti in piazza – racconta invece un 15enne – ci sentiamo un po’ come gli anziani che lo fanno ogni mattina. Non c’è molto, ci sono alcuni posti dove prendere da mangiare, ma per stare sul mare in compagnia ci spostiamo a Santo Spirito. È un peccato, a me dispiace molto perché Palese non è brutta. Ma d’estate il lungomare diventa delle famiglie che occupano tutto e non c’è nulla quindi siamo quasi costretti ad andarcene”, conclude.

Situazione simile al San Paolo, dove giovani, ma anche famiglie, preferiscono spostarsi. “Qui? Peggio che andare di notte – spiega una coppia con una figlia – la situazione è la stessa dell’inverno e non pretendiamo si renda carino questo posto per l’estate visto che tutti, noi compresi, cerchiamo il mare. Ma da qui ci tocca raggiungere altre mete, come Santo Spirito o Bari e non sarebbe male avere posti un poco più vicini, non per forza con il mare. Anche perché non sempre è facile con la piccola. I giovani poi? Si incontrano in piazza, ma non c’è nulla di nulla. Un vero peccato”, concludono. “D’estate da qui fuggiamo – spiega infine una ragazza – ci riversiamo verso le zone di mare. In primis per i cattivi odori che nei mesi più caldi ci rendono la vita difficile, poi perché qui, effettivamente, anche a voler fare qualcosa, non c’è nulla. Spesso con i nostri amici andiamo verso Giovinazzo, siamo stati qualche volta a Palese, ma non si può stare sul mare. C’è un caos per i parcheggi e pochi posti fronte mare per potersi sedere e cenare. Santo Spirito invece, d’estate, diventa dei ragazzini. È così da quando ero piccolina e con la mia comitiva facevo lo stesso, tanti erano di Palese e si spostavano a Santo Spirito. Fa sorridere che in tanti anni, quasi venti, non sia cambiato praticamente nulla e a Palese ci sia ancora la stessa situazione”, conclude.

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