Il Bari salva la categoria (e la faccia) nell’ultimo atto della stagione. Di Cesare e compagni, grazie ad una prova finalmente convincente, riescono a raggiungere l’obiettivo minimo, vale a dire la permanenza in serie B. Restare nella serie cadetta, contrariamente a quanto affermato dal presidente Luigi De Laurentiis, non rappresenterà mai un ‘vanto’ per un piazza come Bari. Ma è innegabile come, il mantenimento della categoria, rappresenti un qualcosa di prezioso: una retrocessione in serie C avrebbe davvero rappresentato la fine del calcio nel capoluogo pugliese. Dopo la gara d’andata, in pochi credevano ad un Bari vittorioso nella bolgia del ‘Liberati’. Invece, Sibilli e compagni, hanno sovvertito i pronostici facendo valere la maggior esperienza e qualità contro una giovane ed impaurita Ternana. E’ finita 3-0 per i galletti, ma il risultato sarebbe potuto essere anche più largo. Ma va bene così…
Contrariamente a quanto visto nel match d’andata al ‘San Nicola’, nella gara di ieri, la formazione biancorossa è stata schierata con più criterio: il passaggio ad un centrocampo a 3 con l’inserimento di Maita e il posizionamento avanzato dei due esterni Ricci e Dorval non ha consentito alla squadra di Breda di dettar legge come nel primo round di questi playout. Sicuramente, l’eurogol di Di Cesare, è da considerarsi l’episodio chiave della gara perchè ha trasmesso fiducia agli ospiti e paura ai padroni di casa. Dopo una stagione vergognosa come quella appena conclusa, sarebbe stato più logico e coerente restare in silenzio e chiedere scusa all’intera tifoseria, invece si è riusciti ad enfatizzare anche una vittoria ai playout di serie B. Ma questo è davvero l’ultimo dei peccati commessi dalla Ssc Bari in questa orrenda annata.
Ma il tifoso biancorosso meno smemorato, non può dimenticare quanto proferito dal patron della Filmauro Aurelio De Laurentiis solo qualche giorno fa. Il presidente del Napoli ha parlato del futuro del Bari (“Quella società calcistica” è stata definita la nostra gloriosa squadra) dichiarando in maniera esplicita che sino al 2028 non cederanno il club (“A meno di offerte poderose”) e che dopo potrebbe nuovamente fallire. Insomma, l’ennesima conferma che, per i De Laurentiis, il Bari è solo la ruota di scorta della Filmauro e serve solo per attirare sponsor, crescere giovani promesse e fare incassi al botteghino. Tutto questo, ovviamente, non può rappresentare un ‘vanto’ per la tifoseria biancorossa e bene ha fatto il sindaco Decaro (anche se con colpevole ritardo) a chiedere la cessione immediata della società. L’importante è che, l’assedio mediatico e politico nei confronti dei De Laurentiis, continui anche nei prossimi giorni e dopo le scandenze elettorali. Far cadere tutto nel dimenticatoio ancora una volta e dare nuovamente credito a questa proprietà rappresenterebbe la vera retrocessione della Ssc Bari.
(Foto Ssc Bari)