E’ stata firmata al Lido di Venezia, la Venice Declaration 2024 in occasione del 31/o Congresso europeo sull’obesità, organizzato dall’European Association for the Study of Obesity, Il documento, sottoscritto anche dalla Regione del Veneto, presente Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità e al Sociale, prende le mosse dalla consapevolezza che l’obesità, malattia cronica complessa, derivante dalle interazioni tra fattori genetici, ambientali, comportamentali e sociali, colpendo milioni di persone in Europa e nel mondo, sia curabile attraverso un approccio multidisciplinare, sostenibile ed equo. “La Regione Veneto – rileva Lanzarin – parte già con una programmazione ben definita, costruita in modo lungimirante nel corso degli anni, con la predisposizione della Rete regionale per l’obesità e il Centro di riferimento, che ha sede nell’azienda ospedaliera dell’Università di Padova” ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità. “La nostra regione ha inoltre costituito il modello hub (Padova e Verona) e spoke (in tutte le altre aziende sanitarie) e previsto dai piani terapeutici ed assistenziali specifici per l’età adulta, quella pediatrica e per la donna in gravidanza, con un approccio multidisciplinare.
La firma della dichiarazione è quindi molto importante se si considera l’impatto di questa malattia cronica nella società non solo dal punto di vista della qualità della vita dei pazienti, ma anche della sostenibilità finanziaria degli interventi”. La dichiarazione sottolinea come sia fondamentale affrontare il tema dell’obesità quale problema di salute pubblica, eliminando le barriere alle cure ed evidenzia come sia necessario: affrontare i pregiudizi e le discriminazioni legate al peso; sviluppare interventi basati sull’evidenza; occuparsi dei fattori ambientali e socioeconomici che influenzano l’obesità; investire in un approccio olistico globale, compreso il sostegno alla nuova ricerca scientifica e agli strumenti di condivisione dei dati all’interno dello Spazio europeo dei dati sanitari; migliorare l’accesso ai servizi di gestione dell’obesità nelle cure primarie; sviluppare strumenti di intelligenza artificiale per contribuire ad affrontare le disparità sanitarie nella cura dell’obesità.
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