Sono in corso in queste ore le operazioni di montaggio dei dispositivi di protezione posizionati in corrispondenza dei montanti e delle lame delle barriere esistenti per l’intera lunghezza del ponte Adriatico, un intervento necessario per aprire alla fruizione le piste ciclabili del ponte, della lunghezza di un chilometro per ciascuna direzione di percorrenza. Il ponte Adriatico fu inaugurato nel 2016, ma la pista ciclabile non è mai stata aperta in quanto non sicura. Da qui la necessità di cercare soluzioni per poter rendere fruibile la zona anche ai ciclisti, in maniera sicura. Oggi, dopo anni, sono dunque partiti i lavori per metterla in sicurezza.
Si tratta di un intervento programmato e finanziato (con 300mila euro) da tempo, che si è rivelato particolarmente complesso e farraginoso in quanto è stato necessario sia individuare un operatore disponibile a produrre questi dispositivi sia realizzare le singole protezioni “su misura” delle barriere metalliche a suo tempo installate sul Ponte Adriatico. A conclusione delle operazioni di installazione dei dispositivi, realizzati in poliuretano, tutti gli spigoli, le lame e le asperità delle barriere, che avrebbero potuto rappresentare un rischio per l’incolumità dei ciclisti, specie nel percorso in discesa, saranno eliminate, come prescritto dai tecnici all’atto del collaudo del Ponte Adriatico.
La messa in esercizio di questo itinerario ciclabile è fondamentale per completare la connessione ciclabile tra i Municipi I e II, considerato che, allo stato, i binari della ferrovia che tagliano in due il territorio cittadino non sono attraversabili in nessun modo in sella a una bicicletta. Nei diversi sottopassaggi della stazione centrale, infatti, le biciclette si possono condurre a mano utilizzando le guide installate lungo le scalinate, mentre nel sottopassaggio Marconi si deve comunque scendere dalla bicicletta e percorrere il sottopasso spingendo il mezzo, trattandosi di una struttura a esclusivo uso pedonale la cui rampa fu realizzata per consentire il transito di pedoni con disabilità motoria.
Al termine dell’intervento di montaggio in corso, che dovrebbe concludersi entro un mese, a Bari si realizzerà finalmente il primo “scavalco” ciclabile del fascio dei binari, che peraltro consentirà la connessione con la rete di itinerari ciclabili esistenti: nel Municipio I la pista ciclabile di corso della Carboneria che poi prosegue lungo corso Mazzini e conduce verso il centro cittadino; nel Municipio II la pista ciclabile su via Sangiorgi e viale Pasteur e il nuovo sottopasso ciclopedonale realizzato dalle FAL (la cui inaugurazione è imminente), che collega il Quartierino, il Policlinico e Poggiofranco.