“Non sono indagato. E nel 2019 ho fatto tre denunce per voto di scambio e due votavano per la mia parte politica. Ora però, siccome siete convinti che si può scrivere qualunque calunnia sui social dietro l’anonimato, le faccio una bella querela con risarcimento del danno di immagine così la prossima volta se lo ricorda se deve infangare qualcuno”. Ha risposto così il sindaco Antonio Decaro nel corso di un botta e risposta avvenuto sui social, in particolare su Facebook, in seguito alla pubblicazione di un post relativo alla visita in un asilo nido dove, in tanti, non hanno perso occasione per parlare in merito a tante questioni, tra queste anche quella relativa alle indagini sul voto di scambio a Bari. In uno dei moltissimi commenti, in particolare, il sindaco viene accusato di voler ottenere l’immunità parlamentare. “Non lo ha mai fatto negli ultimi cinque anni – si legge nel commento ‘incriminato’ – strano che ora che sei candidato con l’unico scopo di ottenere l’immunità parlamentare sullo scambio di voti”.
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