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Cannabis a uso ricreativo legale in Germania: cosa succede negli altri paesi europei?

Pubblicato da: C.P. | Gio, 16 Maggio 2024 - 08:20

Il 1° aprile 2024 l’uso ricreativo della cannabis è diventato legale in Germania grazie a una legge che, a determinate condizioni, consente il possesso e la coltivazione domestica di marijuana. Come hanno risposto gli altri paesi europei a una novità che, come hanno fatto notare in molti tra sostenitori politici e addetti ai lavori come Dannie Patiño-Hansen di Nordic Oil, quasi certamente avrà come principale effetto indebolire traffico illegale e mercato nero? 

Come funziona la legalizzazione della cannabis a scopo ricreativo in Germania 

In breve, la norma approvata dal parlamento tedesco e che liberalizza l’uso ricreativo della cannabis in Germania prevede la possibilità per i maggiorenni di possedere 25 grammi di erba a testa e di coltivare fino a tre piante di marijuana, per un totale di 50 grammi ammessa in casa (il conteggio è individuale: in una casa in cui abitino due maggiorenni, così, si potrebbero coltivare fino a sei piante e la quantità lecita di cannabis conservabile salirebbe a 100 grammi). Regole precise sono stabilite per quanto riguarda il consumo in pubblico, in prossimità di scuole e altri luoghi frequentati dai bambini o in presenza di minori. Il legislatore tedesco sembra aver posto l’attenzione anche su come ci si può procurare cannabis a scopo ricreativo. Sono vietati gli scambi tra singole persone, anche sottoforma di regalo, e al momento non ci sono negozi che vendono cannabis: l’unico modo in cui ci si può procurare erba legalmente attualmente così è frequentare, dopo essersi iscritti, appositi “club della cannabis” o coltivarla da sé. Alcuni aspetti normativi, come se c’è differenza tra cannabis e cannabis light e cioè a seconda del tenore di THC, vanno ancora adeguatamente chiariti. Con la liberalizzazione parziale della marijuana la Germania, però, sembra essersi posta come esempio per gli altri paesi europei. 

Cannabis legale: la situazione nei diversi stati europei 

Fin qui, infatti, quello che hanno fatto alcuni stati membri come Malta, il Lussemburgo, la Repubblica Ceca, la Svizzera è stato semplicemente depenalizzare il consumo e il possesso di marijuana che nella maggior parte dei casi rimangono, però, perseguibili su altri piani e multabili per esempio. In altri paesi come gli stessi Paesi Bassi, patria dei coffee shop, il consumo di cannabis continua a essere ancora un reato ma, di fatto, non viene più perseguito come tale. In Spagna differenze di vedute tra il governo centrale e le amministrazioni locali fa sì che, di fatto, il consumo di marijuana sia del tutto tollerato in città come Barcellona. 

Le tappe e gli ostacoli per rendere la cannabis legale in Italia 

Quello italiano, invece, è un caso di caos legislativo che rende la questione dell’uso ricreativo della cannabis alquanto controversa. Alcune tappe sono state fondamentali in questo senso. Nel 2013 un regolamento europeo ha stabilito la percentuale massima di THC al di sotto della quale la cannabis non può essere considerata una sostanza stupefacente. È stato in questo momento che si ha avuto un exploit di vendita in Italia di cannabis light e prodotti CBD. Nel 2019 due sentenze ravvicinate della Cassazione hanno dato risposte opposte riguardo alla vendita di erba light in Italia sostenendo, una, che fosse da considerare sempre legale e, l’altra, che dovesse essere valutato caso per caso l’efficacia drogante del prodotto in questione. Diverse sono state le iniziative che, prendendo spunto dagli studi in materia e dalle indicazioni più recenti dell’OMS, hanno promosso la legalizzazione della cannabis in Italia indipendentemente dal tenore di THC. L’ultima, tramite referendum popolare, è stata giudicata inammissibile dalla Cassazione nel 2022. Su esempio di quanto successo in Germania, nelle scorse settimane, è nata una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare per la liberalizzazione della cannabis a scopo ricreativo e anche Radicali e Alleanza Verdi e Sinistra hanno ripreso la causa.  

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