Come ogni anno, così come prevede la tradizione, anche quest’anno la statua di San Nicola ha fatto tappa alla Camera di Commercio di Bari. Ad accoglierla nel salone – intitolato proprio al Santo Patrono di Bari per volontà del compianto presidente Sandro Ambrosi – la presidente Luciana Di Bisceglie, il segretario generale Angela Patrizia Partipilo, il sindaco di Bari Antonio Decaro, padre Giovanni Distante, rettore della Basilica di San Nicola, autorità civili e militari, consiglieri dell’ente e numerosi dipendenti.
“L’effige di San Nicola dal 1949 coincide con quella della Camera di Commercio di Bari – ha dichiarato la presidente dell’ente camerale barese Luciana Di Bisceglie – così come creata nel 1744 dalla Basilica. È sul nostro portone a dare il benvenuto a quanti varcano la soglia dell’ente. Nel promuovere gli interessi generali di tutte le imprese, ci rimettiamo ogni giorno al Santo con la massima devozione, per comunicare all’interno ed all’esterno le nostre attività al servizio del territorio. Bari è una città col mare in casa e per mare, prima che sulla terra ferma, è nato il commercio. E dal mare è giunto il suo Patrono, San Nicola. La Camera di commercio, in un lungo percorso istituzionale, nel nome di San Nicola, è riuscita a tenere insieme tasselli e simboli della storia e dell’anima della città, ad alimentare stretti legami fra le vicende dei luoghi e quelle delle persone. Sotto l’egida del Santo, Bari ha dato vita ad una precisa identità collettiva, e la Camera di Commercio, attraverso le imprese del territorio, ha raccontato e racconta ogni giorno una bella storia economica e sociale e ne ha accompagnato una coerente evoluzione», ha aggiunto.
“Ci auguriamo che questa visita – ha detto infine – possa essere ancora una volta di buon auspicio per il nostro avvenire e per quello della nostra comunità sociale ed economica. Ma allo stesso tempo a San Nicola, santo ecumenico venerato sia nella religione cristiana che in quella ortodossa, ci appelliamo affinché possa portare un po’ di pace in più, e di speranza, alleviando la sofferenza delle popolazioni e dei territori afflitti dalla guerra”, ha concluso.