Con 18 voti favorevoli, 31 contrari e due assenti, è stata respinta la mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Giunta Regionale, Michele Emiliano. Era stata presentata dai consiglieri del centrodestra i quali avevano illustrato le motivazioni della decisione spiegando che negli ultimi anni di legislatura c’era stato un “proliferare di agenzie, cda, direttori generali, commissari ed incarichi intuitu personae, ivi compresi i consiglieri del presidente ed il vice capo di gabinetto che hanno fatto emergere una serie di criticità nel funzionamento e nella gestione delle risorse pubbliche, oltre che gravare su tutti i pugliesi”.
Secondo i consiglieri, in particolare, è stato rilevato che in ogni settore, a partire da quello sanitario sino alla gestione dei rifiuti, si è registrato una mancanza di visione politica e scelte effettuate che hanno peggiorato i servizi resi ai cittadini pugliesi. Con riferimento al sistema sanitario costruito dall’attuale amministrazione, si sono registrate diverse chiusure e ridimensionamenti di ospedali, ritardi nel costruirne di nuovi (San Cataldo a Taranto ed il Monopoli-Fasano, più volte oggetto di annunciate inaugurazioni considerate farsa), ma anche il mancato avvio di altri tr nuovi ospedali come quello di Andria, del Nord-Barese e di Maglie-Melpignano. A questo è stato aggiunto il riferimento al dramma delle lunghissime liste d’attesa ed al disastro nel sistema di accreditamento delle strutture sanitarie private.
Tra le criticità evidenziate nella mozione c’è anche quella riguardante la gestione dei rifiuti per “l’assenza di impianti pubblici, programmati nel Piano e rimasti inattuati determinando negli anni un costante e continuo aumento della Tari a carico dei cittadini pugliesi”. Infine, nelle motivazioni c’era riferimento anche “all’assenza di serenità per poter proseguire la XI legislatura con l’attuale guida, ritenendola troppo impegnata a risolvere crisi politiche e ad assegnare incarichi e poltrone a singoli consiglieri per garantirsi il loro sostegno, mostrando scarsa attenzione invece ad affrontare e superare i problemi di stretta competenza regionale che attanagliano i cittadini pugliesi”.
A queste motivazioni ha replicato il capogruppo del PD, il quale nel corso del suo intervento ha evidenziato che la mozione è “un grave e strumentale attacco al governatore pugliese e non una mozione di sfiducia fondata politicamente”. Diversi gli interventi nel corso della discussione. Il Gruppo di Azione ha illustrato le motivazioni che sono alla base delle scelte che li hanno poetati ad orientarsi con il loro voto, evidenziando che la loro volontà è di rendere proficuo questo scampolo di legislatura. Hanno ribadito che se qualcuno pensasse di dire oggi che sarà proficuo, ma ha la riserva mentale che proficuo non sarà, deve sapere che loro saranno ancora una volta in campo a segnalare, con tutti gli strumenti che l’ordinamento consente a raggiungere gli obiettivi delle persone e degli esseri umani. Hanno ribadito che nella loro proposta di buon governo c’è tanta vita che palpita e che si addolora.
Il Movimento 5 Stelle ha chiesto invece garanzie sul fatto che l’azione amministrativa della Regione Puglia sia nel segno della piena legalità e trasparenza. Non presteranno il fianco a un’iniziativa chiaramente strumentale del centrodestra, da cui naturalmente non accettano alcun tipo di lezione, tantomeno di moralità. Da oggi faranno un’opposizione costruttiva votando i provvedimenti che ritengono utili per i cittadini e portando avanti le loro battaglie. Di diversa opinione sul voto della mozione di sfiducia, dichiarandosi a favore, quello espresso dalla consigliera del M5S collocata sempre all’opposizione dell’attuale maggioranza.
La fine del dibattito è stata segnata con l’intervento del presidente della Giunta regionale, che ha ribadito di non meritare la sfiducia sfiduciato evidenziando tutte le azioni politiche e amministrative attuate, che hanno portato la Regione Puglia a raggiungere importanti risultati. Per venire incontro alle richieste avanzate dal Gruppo Azione, il governatore ha inoltre annunciato che ci saranno dei cambiamenti che si tradurranno anche con la rotazione straordinaria di tutti i dirigenti della Regione Puglia che abbiano fatto tre anni. Questo avverrà se dal punto di vista contrattuale si profilano le caratteristiche di legittimità e con le tolleranze previste. La decadenza dei direttori generali delle ASL è prevista dalla legge e verrà applicata senza se e senza ma, ma devono essere distinte le situazioni in cui lo sforamento è avvenuto per colpa o senza colpa, per evitare i contenziosi. Quanto ai direttori di Dipartimento, la necessità di turnazione è condivisa, ma nello stesso tempo risulta un po’ complicata per le competenze specifiche e già acquisite sul campo, chiedendo uno sforzo da parte di tutti che deve derivare dal desiderio di costruire una coalizione per il futuro.