Sta suscitando polemiche a Bari, il via libera concesso dal consiglio di amministrazione dell’università Aldo Moro all’aumento dell’indennità del rettore, Stefano Bronzini, che aumenta del 128%, passando dagli attuali 71.856 euro a 160mila euro annuali. L’iter interno all’università si è concluso con l’avvallo del cda, che ha quindi presentato la richiesta al Mef. La notizia anticipata dal Corriere del Mezzogiorno, è confermata da Uniba che evidenzia come l’aumento dello stipendio non sia però né automatico né ancora effettivo, dal momento che spetta al ministero approvarlo una volta esaminata la relativa documentazione. L’aumento dello stipendio, evidenzia l’università, è stato approvato in base a “un decreto del governo che consente agli atenei di effettuare azioni di questo tipo dal momento che le regole di ingaggio dei rettori sono cambiate”. “
Oggi – prosegue l’ateneo barese – il rettore è il responsabile assoluto di tutto ciò che accade e firma anche il bilancio, sono quindi aumentate le responsabilità”. Uniba evidenzia inoltre che “è stato deliberato dal consiglio di amministrazione anche l’aumento dell’indennità di consiglieri e sentori, in proporzione all’aumento delle responsabilità”. Le polemiche sull’aumento dell’indennità del rettore di Bari seguono quelle che avevano accompagnato lo scorso dicembre l’aumento dell’indennità del rettore del Politecnico, Francesco Cupertino, passata da 36mila a 121mila euro. Le stesse scatenate precedentemente dall’aumento, poi congelato, dello stipendio del rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice, che sarebbe dovuto passare da 21mila a 125mila euro annui.