Non sono passate inosservate le offese alla Meloni dal palco dell’1 maggio a Foggia. Per questa ragione, una denuncia (formalizzata in mattinata ai carabinieri) per vilipendio delle istituzioni, è stata presentata nella giornata di oggi da Daria Cascarano, responsabile provinciale del dipartimento legalità e sicurezza di FdI della provincia di Foggia. La decisione in seguito alle offese ritenute “sessiste” pronunciate dal rapper Gennarone nella serata di ieri, nel corso del concerto dell’1 maggio che si stava tenendo a Foggia.
“Ho presentato denuncia come privata cittadina che si è sentita lesa dalle parole pronunciate ieri sera, e in qualità di responsabile del dipartimento legalità avverto ancor più la necessità di agire – ha spiegato all’ANSA Cascarano -. Se il conduttore della serata o un rappresentante del governo cittadino si fossero dissociati al momento dalle parole pronunciate dal palco, è probabile che non avrei presentato alcuna denuncia. È necessario capire che i rapper, i cantanti, gli artisti in generale siano maestri per i nostri ragazzi e devono dare l’esempio. Ieri sera è andata in scena una doppia offesa. Alla premier in quanto tale e in quanto donna e dunque verso tutte le donne. I giovani hanno purtroppo perso il rispetto nei confronti delle donne, degli insegnanti, delle istituzioni. Per cui tocca a noi adulti e a chiunque abbia un ruolo di responsabilità prestare particolare attenzione ai messaggi e alle parole che veicolano. Se nessuno nell’immediatezza si è dissociato ritengo che quelle parole fossero condivise. Dobbiamo tutti essere molto attenti all’influenza che noi adulti abbiamo sui giovani”, ha concluso.
Sulla questione è intervenuta anche Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “Sono da condannare fermamente gli insulti sessisti pronunciati da uno pseudo rapper durante il concerto del primo maggio a Foggia contro il presidente Meloni. Stereotipi violenti, sessisti e discriminatori sono inaccettabili se pronunciati in qualsiasi contesto, ma sono ancora più deprecabili se vengono urlati dal palco di una kermesse pubblica, nascondendosi a posteriori dietro a fantomatiche quanto insistenti motivazioni artistiche. Chiunque si esprima in modo offensivo deve essere condannato senza esitazione ed è deludente l’assenza di una presa di posizione chiara e tempestiva da parte dei rappresentanti istituzionali presenti all’evento. Attendiamo di sapere cosa ne pensa il segretario del Pd, Elly Schlein, di queste ingiurie che offendono tutte le donne, indipendentemente dall’appartenenza politica”, ha concluso.