L’industria contemporanea può contare su una vasta gamma di materiali differenti. Al giorno d’oggi, infatti, complice l’ottimizzazione dei processi di produzione, le aziende hanno la possibilità di produrre grandi quantitativi di materiale dalla destinazione d’uso disparata. In questo peculiare frangente, il silicone si afferma come una delle materie più utilizzate all’interno di diversi paradigmi lavorativi. Quando si parla di silicone si fa riferimento ad una specifica tipologia di materiale, le cui caratteristiche, lo rendono ideale per una moltitudine di utilizzi.
Il silicone è un materiale polimerico versatile e ampiamente utilizzato in diversi settori. Grazie alle sue proprietà uniche, come la resistenza alla temperatura, la flessibilità, l’inerzia chimica e la biocompatibilità, trova impiego soprattutto nell’industria (per guarnizioni, sigillanti e componenti elettronici), nel settore medicale (per protesi e dispositivi medici), e nell’industria alimentare e cosmetica (per utensili da cucina, prodotti per la cura della pelle e cosmetici). In oltre, è utilizzato anche per la produzione di oggettistica (articoli come questi braccialetti in silicone, di cui il sito fullgadgets.com espone vari modelli, o le cover per gli smartphone sono solo alcuni tra quelli realizzabili con questo polimero) e nell’industria dell’automotive per la produzione di guarnizioni, tubi e sigillanti.
Molto spesso, inoltre, si è arrivato a parlare del silicone come di un efficace sostituto della plastica, viste le sue molteplici qualità e i diversi vantaggi relativi al suo approccio. In questo approfondimento, andremo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere in merito a questo materiale che, come già precedentemente accennato, trova applicazione in un numero svariato di ambiti, tra cui spicca anche quello del vestiario, per la creazione di accessori di vario genere, oltre ai sopracitati braccialetti, come borse da adattare ad un utilizzo quotidiano per i propri outfit casual. Insomma, il silicone è una risorsa importantissima per l’economia sostenibile. Scopriamo di seguito tutto ciò che c’è da sapere sul suo ottenimento e sulle sue proprietà.
Come si ottiene il silicone? Ecco cosa serve sapere al riguardo
Come già precedentemente accennato, il silicone rappresenta una soluzione indiscutibilmente efficace per sostituire la plastica. Questo, soprattutto perché tra i vari aspetti che lo caratterizzano c’è la sua ecosostenibilità. La plastica, infatti, deriva dal petrolio e il processo di produzione degli oggetti composti in questo materiale difficilmente può seguire una catena di produzione ecosostenibile. A differenza della plastica, il silicone è un derivato della silice, una materia prima appartenente alla famiglia delle gomme.
La silice è una risorsa presente in grandissime quantità sul nostro pianeta e, per questo motivo, il processo di produzione del silicone non è inquinante. Occorre puntualizzare, del resto, che questo materiale viene adoperato in modo estensivo da diversi secoli per la produzione del vetro e, inoltre, che il silicone è presente a livelli estremamente massicci in diversi settori industriali.
Le principali caratteristiche del silicone
Per quanto, invece, riguarda le proprietà del silicone, una delle più importanti è proprio la sua resistenza. Questa peculiare tipologia di materiale, infatti, è in grado di resistere agli sbalzi estremi di temperatura, potendo tranquillamente oscillare da contesti in cui fa molto freddo a contesti in cui fa molto caldo senza riscontrare danni strutturali ingenti.
Sulla carta, a differenza della plastica, il silicone è un materiale praticamente indistruttibile e, per questo, la sua dispersione nell’ambiente non provoca gli stessi danni che verrebbero arrecati, invece, dallo smarrimento di plastica, altamente contaminante per il territorio, i mari e pericolosa per gli animali. Il silicone, inoltre, è un materiale riciclabile al termine del suo ciclo di vita, ma non biodegradabile. L’assenza di sostanze dannose come il petrolio e il piombo, inoltre, lo rendono non nocivo per gli esseri umani.