Senza lavoro dopo 17 anni tra gli scaffali dell’ipermercato. Alcuni dipendenti sono assunti dal 2007 e per la terza volta si trovano a vivere nell’incertezza. A vivere uno scenario buio e incerto. Ipersimply ha deciso infatti di lasciare Bariblu e se non si troverà una soluzione chiuderà il supermercato all’interno del dentro commerciale, con la sorte ancora non ben chiara per 58 dipendenti.
“Ad oggi ci hanno sempre garantito continuità”, racconta una lavoratrice che precisa che al momento non vi è “nessuna procedura di licenziamento”. Quindi è ancora tutto da definire. Una incertezza che naturalmente “ci preoccupa” e che ha ha gettato nell’incertezza e nella precarietà il futuro di 58 lavoratori, privandoli del loro sostentamento e della sicurezza economica. La chiusura del punto vendita rappresenta non solo una perdita di posti di lavoro significativa per la comunità, ma anche un duro colpo per i lavoratori e le loro famiglie che si trovano improvvisamente senza mezzi di sostentamento.
L’11 aprile c’è stata una intera giornata di sciopero indetta da Cgil, Cisl e Uil con sit in dei lavoratori fuori dal centro commerciale. La mancanza di intesa emersa tra Blu Apulia SRL proprietaria del centro commerciale Bariblu e l’Ipersimply di Apulia Distribuzione, ha portato alla decisione di lasciare il punto vendita il 30 aprile. L’area è stata già in alcuni reparti smantellata.
“Al 30 marzo 2024 – si legge in una nota – scadeva il contratto di fitto dell’area Ipersimply , inizialmente in considerazione di alcune situazioni l’Apulia Distribuzione in un primo momento non aveva intenzione di rimanere, poi con l’intervento dei sindacati e della Task force era stato creato un dialogo a gennaio 2024 che aveva portato ad uno stato di avanzamento della trattativa che apriva degli spiragli positivi. Oggi la vertenza si è arenata nata sulla questione dell’apertura della procedura della retrocessione di ramo d’azienda chiesta da Ipersimply, che porterebbe la Bluapulia ad occuparsi del ricollocamento dei lavoratori. Proposta respinta dalla società proprietaria del centro commerciale che asserisce di avere semplicemente un contratto di locazione. Apulia distribuzione, società in espansione, potrebbe ricollocare solo alcuni lavoratori in altri punti vendita di prossima apertura, ma non 60. Tutto questo ha portato alla paralisi della trattativa”.
Una situazione che ricorda quanto avvenuto già nel 2015, quando il centro commerciale era di proprietà di un’altra società immobiliare che salutava per risolvere la crisi felicemente l’ingresso di Ipersimply.