Sandro Cataldo resterà ai domiciliari. Il tribunale del Riesame di Bari ha infatti rigettato la richiesta di annullamento della misura degli arresti per il marito dell’ex assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Anita Maurodinoia. Cataldo è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. Le motivazioni della decisione saranno rese note entro 45 giorni. Per Cataldo, i difensori Mario Malcangi e Gianlucio Smaldone, avevano effettuato richiesta di annullamento della misura evidenziando che il quadro indiziario contestato dalla Procura, nei confronti dello stesso, fosse “insussistente” in quanto “mancava sia l’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale sia la corruzione elettorale stessa, che se c’è attribuibile ad altri soggetti”.
La difesa, ai giudici del Riesame, aveva dunque depositato una memoria di 44 pagine con diversi allegati dai quali sarebbe emersa la “capillare attività politica svolta dall’indagato che non lo ha mai portato a compiere reati”. Cataldo, che secondo la Procura di Bari sarebbe stato il promotore dell’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale, è ai domiciliari dal 4 aprile scorso.
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