Sei poliziotti sono stati aggrediti nelle carceri di Bari, Trani, Foggia, Lecce e Taranto. La denuncia è del sindacato Sappe. “A ciò si aggiungono le risse giornaliere tra gruppi di detenuti che sfruttano la “libertà” di essere aperti, ultima accaduta ieri a Lecce con una cinquantina di detenuti coinvolti – denuncia il sindacato – Vogliamo rappresentare che nel 2023 , si sono verificati diverse centinaia di episodi gravissimi come la violenza, la minaccia, l’ingiuria, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, per finire con oltre un centinaio di aggressioni fisiche al personale di Polizia Penitenziaria e circa 400 danneggiamenti a beni dell’Amministrazione, compresi celle e reparti distrutti. Di tutto ciò non si è assolutamente parlato, forse perché nelle 1500 euro al mese ai poliziotti sono comprese le botte, le minacce , gli sputi”.
“Comunque un avviso lo facciamo, si sta tirando troppo la corda portando all’esasperazione i poliziotti penitenziari che potrebbero stancarsi e consegnare loro le chiavi delle carceri, poiché solo chi conosce il degrado, la disperazione, lo scempio, la violenza, la prepotenza, lo strazio, la prostrazione può comprendere quello che avviene oggi nelle carceri pugliesi e nazionali”, conclude in una nota il sindacato.